Ancona, 15 marzo 2020 - Olio di semi e farina, è caccia alle scorte. Nei supermercati del centro città iniziano a vedersi i primi scaffali vuoti e c’è chi ha dovuto affiggere cartelli per indicare le quantità massime che ciascun cliente può acquistare durante la spesa. Il primo ad iniziare è il "Sì con te" di via Matteotti dove un cartello all’ingresso del supermercato, attaccato alla vetrata principale, informa chiaramente che "l’acquisto massimo consentito di olio di semi per carrello è di quattro bottiglie da un litro, oppure due bottiglie da due litri o cinque litri, oppure una bottiglia da 10 litri". La decisione è stata presa dalla direzione del punto vendita dopo aver visto un eccessivo acquisto da parte soprattutto della clientela straniera. "Già da una settimana hanno iniziato a comperare più olio del solito – ha spiegato Matteo Brunelli, addetto magazziniere del supermercato Sì con te – molti sono bengalesi, hanno preso l’olio di semi vari. Sembrava facessero scorte ancora prima che si diffondesse il timore di una mancata consegna delle merci".
Ieri infatti era previsto uno sciopero degli autotrasportatori, per il caro carburante che ha portato, negli ultimi dieci giorni, a cifre improponibili per benzina, diesel e soprattutto metano. La serrata dei camion però è stata sospesa seppur qualcuno, autonomamente, ha deciso comunque di fermare il mezzo. "Non c’era certezza che gli ordini oggi (ieri, ndr) arrivassero – ha continuato Brunelli – ma è arrivato tutto quindi non c’è nessun pericolo di rimanere senza olio". Sabato il supermercato di via Matteotti ha notato acquisti maggiori tra i clienti. "Non siamo ai livelli della prima ondata della pandemia – ha osservato Brunelli – però fanno più spesa. Olio e altri prodotti ne stiamo comunque ordinando di più". Il cartello con le limitazioni, ha fatto notare una cassiera del supermercato, è stato messo giovedì e i clienti che non potevano superare il limite hanno mandato mogli e figli a comprare l’olio di semi. Nel supermercato è in corso una raccolta di beni di prima necessità destinati alla parrocchia di San Cosma e che andranno per i profughi ucraini. Anche facendo spesa si possono donare due euro per acquisti di alimentari da destinare all’Ucraina.
Alla Coal di piazza Pertini non ci sono ancora cartelli che limitano l’acquisto di olio o altri prodotti. "Fino a venerdì ci è arrivato tutto – ha detto Alessandro Ambrosetti, commesso – manca solo la farina Barilla, quella negli scaffali è l’unico punto vuoto. Non c’è da sabato. Non abbiamo avuto indicazioni di limitare gli acquisti su alcuni prodotti per ora. Aspettiamo di vedere se ci saranno problemi di approvvigionamento ma per ora non ci sono. I clienti? Chiedono, sono preoccupati sì". Il carico qui è previsto per oggi e fino a ieri non c’erano segnali di mancate consegne. Giuseppina Botticelli, cliente Coal, ieri aveva quattro pacchi di pasta nel carrello. "La mia non è psicosi – ha detto la donna – faccio lo stesso acquisto di sempre. Bisogna essere ottimisti, sicuramente è un momento difficile ma non da razzie nei supermercati. Preoccupata? Un po’ per i riflessi economici".
Al supermercato "Sì con te" di via Piave ieri c’erano scaffali vuoti per l’olio di semi, farina e anche carta igienica, ma nel punto vendita ancora non hanno deciso di limitare le quantità all’acquisto. "Non so se verrà deciso nei prossimi giorni – ha detto Sonia, cassiera – eravamo in allerta per lo sciopero degli autotrasportatori ma poi è rientrato".