MARINA VERDENELLI
Cronaca

Odore di idrocarburi: "Sversamento di petrolio". Ma resta il giallo delle cause

Una puzza nauseabonda ha invaso mezza città, subito controlli e interventi. Ancora da chiarire chi abbia provocato il danno tra le banchine 13 e 16.

Odore di idrocarburi: "Sversamento di petrolio". Ma resta il giallo delle cause

Una puzza nauseabonda di carburante ha invaso il porto ieri mattina e anche mezza città. L’odore, di idrocarburi, si è sentito dalle banchine dello scalo dorico fino a piazza Roma, con punte acute anche in piazza Stracca, via della Loggia e fino al Duomo. Erano da poco passate le 8 quando il telefono dei vigili del fuoco ha iniziato a squillare voracemente e a prendere le chiamate dei cittadini, preoccupati. Anche i lavoratori dell’area portuale hanno sentito quella puzza diffondersi nell’aria. C’era il sospetto di uno sversamento in mare di qualche sostanza pericolosa. Ma da parte di chi? Fino a ieri sera, dopo il sopralluogo di vigili del fuoco, capitaneria e Arpam, il nodo non era stato sciolto. O per lo meno non tutto. Se si è arrivati infatti a capire che in acqua era presente, tra le banchine 13 e 16, una iridescenza rilevante ed estesa, che formava una macchia visibile dalla superficie, non è stato chiarito di che sostanza si trattasse. Sicuramente un idrocarburo ma non è stato stabilito di che tipo. Per i controlli si è attivata la capitaneria di porto, dove lo stesso personale, andando al lavoro, ha avvertito quella tremenda puzza. Il personale ha effettuato dei prelievi consegnati poi all’Arpam, chiamata al porto e nelle vicinanze per esaminare la qualità dell’aria.

I vigili del fuoco hanno fatto dei controlli a terra, al di fuori del porto, e dopo aver constatato che non c’erano rischi di incendio sono rientrati lasciando operate capitaneria e tecnici dell’agenzia regionale per la protezione ambientale. In un primo momento era sembrato che lo sversamento arrivasse da una nave attraccata, uno dei gradi traghetti che collegano con l’altra sponda dell’Adriatico ma gli uomini della capitaneria sono saliti a bordo a controllare e non hanno trovato elementi. L’episodio ha fatto intervenire i Verdi che hanno parlato subito di "grave sversamento di petrolio". "Le operazioni di bonifica da parte della ditta preposta, la Garbage – hanno scritto in una nota Caterina Di Bitonto, Roberto Rubegni e Lanfranco Giacchetti di Europa Verde – sono iniziate in modo tempestivo. Ora però è fondamentale l’individuazione dei responsabili da parte delle autorità preposte. Anch’essa dovrà essere tempestiva e chiara. Il porto per la città è vita, storia, cultura e lavoro e la tutela del mare, elemento fondamentale, è imprescindibile per l’esistenza del porto stesso. Se il porto deve essere vita va tutelato e con esso la salute dei cittadini. In città non si respirava di sicuro aria buona".