MARINA VERDENELLI
Cronaca

Obiettivo sicurezza. Rapina una panetteria e minaccia la commessa: condannato il ladro in bici

Il bandito era entrato nel negozio al Piano con una bottiglia rotta in mano. Dopo due settimane era stato rintracciato e ha tentato la fuga sulla due ruote. Ha patteggiato risarcendo sia la ragazza alla cassa che la titolare.

Obiettivo sicurezza. Rapina una panetteria e minaccia la commessa: condannato il ladro in bici

Obiettivo sicurezza. Rapina una panetteria e minaccia la commessa: condannato il ladro in bici

Rapina una panetteria armato di un pezzo di vetro e fugge con un bottino di 150 euro. Il colpo risale al 31 ottobre scorso, da Linea Pane, dove il bandito aveva terrorizzato la commessa, da sola quel giorno e in chiusura di attività. Dopo due settimane la polizia lo aveva rintracciato e arrestato perché si era reso protagonista di un altro reato. Ad otto mesi dai fatti è arrivata la condanna per il rapinatore, un 38enne anconetano con problemi di tossicodipendenza. La giudice Francesca De Palma ha inflitto una pena di due anni e otto mesi di reclusione per rapina aggravata. L’imputato, difeso dall’avvocato Davide Toccaceli, procedeva con il rito abbreviato. Ha potuto ricorrere al rito alternativo, che prevede uno sconto di pena in caso di condanna, perché ha risarcito sia la commessa che il titolare dell’attività, 500 euro ciascuno.

La rapina era avvenuta di primo pomeriggio, nel punto vendita del Piano, in via Cristoforo Colombo, proprio davanti a piazza d’Armi. Il bandito era entrato a volto scoperto, attorno alle 14, e aveva atteso che la panetteria arrivasse all’orario di chiusura, senza i clienti al suo interno. Impugnando un pezzo rotto di bottiglia, che aveva raccolto molto probabilmente in strada, era entrato nel negozio minacciando la commessa che si trovava al bancone, da sola a quell’ora. "Adesso mi dai tutti i soldi" le aveva detto brandendole davanti al naso il pezzo di vetro impugnato come un’arma, pronto a tagliarla se avesse reagito. La donna aveva provato ad urlare, terrorizzata, poi le aveva consegnato tutto il denaro che era in cassa, 150 euro. Il rapinatore aveva preso il bottino, oltre all’incasso anche 20 euro dal portafoglio della donna e il suo cellulare, e si era dato alla fuga a piedi.

Dopo la rapina la commessa aveva telefonato al 112 e al titolare della panetteria. Sul posto erano arrivati i carabinieri ma del farabutto non c’era più traccia. Insieme ai poliziotti i militari avevano perlustrato la zona del Piano ma del malvivente non c’era più traccia. Visionate le telecamere che inquadravano la zona avevano riconosciuto il rapinatore perché già noto alle forze dell’ordine per i problemi legati alla dipendenza di droga. Dopo due settimane la polizia lo aveva rintracciato in via Maestri del Lavoro, in bicicletta. Vista la pattuglia aveva provato a fuggire imboccando una rotatoria contromano e salendo sul marciapiede dove dei passeggeri stavano scendendo dal bus. Poi aveva continuato a zig zag sulla strada dove era stato bloccato.