GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Nuovo Corso Garibaldi: luce, arredi e verde. Svelato il boulevard

Alberi fino a sette metri all’interno di fioriere e 27 panchine tra pietra e legno. Il sindaco: “La riqualificazione del centro prende una forma ben precisa”

Alcuni dei rendering mostrano come diventerà il nuovo Corso Garibaldi

Alcuni dei rendering mostrano come diventerà il nuovo Corso Garibaldi

Ancona, 29 gennaio 2025 – Ipotizziamo che un drone sorvoli il centro e scatti una foto. L’istantanea che verrebbe restituita avrebbe le caratteristiche di una chiave. Piazza Cavour fungerebbe da “impugnatura”, piazza Stamira e via Castelfidardo sarebbero i due “dentini”, Corso Garibaldi sarebbe invece lo “stelo”. E per finire, piazza della Repubblica, rappresenterebbe un “pettine”. Fatta eccezione per lo slargo dominato dalla statua del Conte, il resto di quelle componenti della chiave sono prossime ad una riqualificazione strutturale. Passo dopo passo. Anzi, essendo ad Ancona, vasca dopo vasca. E in effetti, ieri, dopo mesi di attesa (“ma le cose buone non si fanno in poco tempo”, l’esordio del progettista, l’architetto Riccardo Picciafuoco, in piena sintonia con il sindaco Daniele Silvetti) è stato tolto il velo sul Corso Garibaldi che sarà. Un boulevard che sale dal porto, uniformato e in continuità architettonica con la nuova piazza del teatro. Ma si terrà conto anche della valorizzazione delle connessioni con gli altri spazi aperti della parte storica. “Partiamo dalla riqualificazione della ‘chiave della città’, ma non ci fermeremo qua”, ha precisato Silvetti.

Picciafuoco ha coordinato un pool di esperti, tra i quali l’ingegnere Jacopo Martinelli e il dottor Paola Naponelli, i collaboratori dell’Ufficio tecnico comunale (l’ingegnere Marco Cecchi e gli architetti Carlo Beer e Giulia Paoloni) per arrivare agli assessorati coinvolti (Lavori pubblici, Decoro urbano, Urbanistica) e i dirigenti comunali, l’ingegnere Stefano Capannelli e l’architetto Claudio Centanni. Tre parole chiave per il Corso: luce, arredi e verde. Input che erano arrivati anche da cittadini, coinvolti in un sondaggio, e dalle attività economiche, il cui progetto è stato presentato ieri mattina (alla Consulta), dopo l’anticipazione alla maggioranza.

I dettagli: arriveranno 27 panchine di pietra sinterizzata (polvere di pietra con resine). Tra queste, sei con lo schienale, sette senza e 14 ad “Elle” (seduta con schienale e piccola penisola). Tenderanno al colore chiaro, mentre la zona delle sedute sarà lignea. Le panchine saranno inoltre munite di piedini in grado di azzerare la leggera pendenza del Corso Garibaldi, che in alcuni punti è pari a circa il cinque per cento. Saranno trattate con vernici antigraffiti. Capitolo alberature e manutenzioni (già previste dal progetto): ecco 27 nuovi alberi e, tra 30 essenze valutate, sono state scelte le “pere da fiore” e la “lagerstroemia”, le cui fioriture perdurano per circa sei mesi. La tipicità? Le prime sono bianche, le seconde rosse. Come i colori sociali dell’Ancona Calcio. I fusti, ad ogni modo, non supereranno i sette metri e saranno all’interno delle fioriere (per non rompere la pavimentazione in più punti). Le fioriere, in tutto, saranno 54: 27 per le composizioni con alberi, 27 per quelle floreali con lampione. Per l’installazione dei lampioni (27) saranno necessari alcuni lavori. S’integreranno alla luce già esistente. Arriveranno anche 14 cestini.

L’intera collocazione non procederà in parallelo, ma con elementi in ordine diagonale. Il costo ammonta a 345mila euro: 140mila per gli arredi, 53mila per le alberature e 152mila per l’illuminazione (74mila per le opere edili, 78mila per gli impianti elettrici complessi). Termine lavori? “Il sindaco ci ha chiesto di essere pronti per la Festa del Mare. Nel corso dell’estate, comunque, vedremo comporre gli arredi urbanistici”, il cronoprogramma di Capannelli.