REDAZIONE ANCONA

Nuovi campi fotovoltaici: c’è l’ok per installarli a Monterosso stazione

Deluso il comitato per il no a cui si era aggiunto Sgarbi: "Si viene a creare uno scempio in una zona paesaggistica".

Nuovi campi fotovoltaici a Monterosso stazione: via libera all’unanimità all’insediamento nell’ambito della conferenza dei servizi. Sconfitto il comitato Monte Strega che si è battuto con forza e a lungo contro la realizzazione dei campi fotovoltaici Sassoferrato 1 e Sassoferrato 2. Nei giorni scorsi anche il sottosegretario Vittorio Sgarbi si era schierato nettamente contro l’installazione dei pannelli a terra. "Il sindaco e il Comune di Sassoferrato – rimarcano dal comitato – hanno espresso il loro pieno, insistito, parere favorevole alla scelta che si è voluta fare. Questo non ci sorprende ma ci rattrista e abbiamo sperato, fino alla fine, in un diverso comportamento, considerato lo scempio ambientale che si viene a creare in una zona a rilevanza paesaggistica, a ridosso del Monte Strega e dell’area protetta "Natura 2000", con tutti i rischi e le conseguenze negative che ne verranno fuori. Così la città di Sassoferrato, uno dei "Borghi più belli d’Italia", approva e sostiene una scelta che va nella direzione esattamente opposta ad una strategia di valorizzazione turistica e paesaggistica del proprio territorio, e lo fa, cosa molto grave, senza aver in alcun modo informato i cittadini su di una scelta che riteniamo grave – aggiungono dal comitato – e decisamente inopportuna. Abbiamo fatto appello al sindaco più volte e raccolto tremila firme. Tutti i gruppi consiliari e lo stesso sindaco, unanimemente, aveva sottoscritto un ordine del giorno di contrarietà. Una stessa unanime contrarietà era stata avanzata da tutti i gruppi consiliari della Provincia e della Regione. Ma quale influenza e quanto potere hanno oggi le istituzioni pubbliche che, in una democrazia rappresentativa, rappresentano ed interpretano la volontà popolare? Abbiamo avuto l’impressione che tutto fosse stato già deciso e che a niente siano valse le argomentazioni, talune neanche prese in considerazione anche se assai valide, che abbiamo portato al tavolo. Quali il danno ambientale, la valenza archeologica dell’area, la stretta vicinanza con la Chiesa dedicata al Beato Ugo degli Atti, patrono della città, bene storico tutelato, che si vedrà ora una distesa infinita di pannelli e il rischio idrogeologico". "La conferenza dei servizi – concludono – ha respinto la richiesta della Soprintentenza che chiedeva di poter valutare la documentazione relativa agli impianti per poter esprimere una puntuale valutazione. Si è deciso senza voler tener conto di tale richiesta. Cercheremo di fare chiarezza e valuteremo il da farsi".