PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Covid Ancona, ecco la nuova Tac fuori dal pronto soccorso di Torrette

Messa all’interno di un modulo che consentirà di dividere i percorsi diagnostici: lavorerà 24 ore su 24

Il modulo fuori al pronto soccorso di Torrette che ospita la Tac Covid

Il modulo fuori al pronto soccorso di Torrette che ospita la Tac Covid

Ancona, 16 marzo 2021 - È operativa da oggi la Tac sistemata all’esterno del pronto soccorso di Torrette. È stata messa all’interno di un modulo che, attraverso un collegamento creato ex novo, consentirà di mettere in connessione tutti i reparti Covid attivi all’ospedale regionale di Ancona, ma soprattutto dividere i percorsi diagnostici: d’ora in avanti tutti i pazienti Covid avranno la loro tac di elezione e quindi il resto delle apparecchiature potranno gestire i loro servizi ‘puliti’.

Il modulo è stato realizzato ormai da un paio di settimane, ma la tac è arrivata soltanto la settimana scorsa e c’è voluto del tempo per metterla a regime con il resto dell’unità. Oltre al macchinario arrivato dall’estero in affitto, nel blocco ci saranno anche un ecografo e un’area di pre-triage. La macchina, di per sé, non è certo di ultima generazione e presenta alcuni segni ed è dotata di una tecnologia a 64 Strati che era all’avanguardia diversi anni fa.

“Non è importante soltanto la macchina, ma il punto dove è stata messa e la sua funzionalità rispetto alla rete dei reparti Covid - spiega il professor Andrea Giovagnoni, direttore del dipartimento di scienze radiologiche di Ospedali Riuniti -. Si tratta di una Tac di media generazione e performance, ma perfettamente idonea per svolgere ruolo per cui è stata concepita. Messa qui per dividere i percorsi, è fondamentale. Pazienti sicuri e tranquilli anche chi non è sospetto Covid. Si è creata integrità di percorso che pochi ospedali anno. Le Tac da solo non vanno, dietro ci sono uomini e grandi professionisti, persone che lavorano da più di un anno in maniera incessante per garantire assistenza a pazienti. Radiologia punto di partenza per capire quale strada far intraprendere ai pazienti Covid, per delineare futuro degli stessi".

"Lavorerà h24 suddivisa in turni e saranno presenti sempre 3 professionisti: un medico radiologo, un tecnico di radiologia ed un infermiere. Personale? Dobbiamo fare di necessità virtù, in fondo non tutti sono in grado di farle funzionare. Raddoppieremo le squadre, bloccheremo i riposi e ci riposeremo più avanti”. Soddisfazione è stata espressa dal direttore generale di Torrette, Michele Caporossi: “Ci sono pochi ospedali che hanno organizzato un settore diagnostico come il nostro grazie ad un vera e propria intuizione logistica sul posizionamento e la funzionalità della Tac - spiega Caporossi -. Il progetto è stato realizzato a tempo di record, realizzando il percorso che attraverso la ‘camera calda’ e lo spazio per l’ecografo consentirà un filo diretto e dedicato con le aree Covid. La macchina è performante, certo non è nuovissima, ma assolutamente in linea con le necessità: quindici anni fa era fondamentale per le Coro-tac e per le procedure cardiologiche in genere”.