Ancona, 16 marzo 2021 - È operativa da oggi la Tac sistemata all’esterno del pronto soccorso di Torrette. È stata messa all’interno di un modulo che, attraverso un collegamento creato ex novo, consentirà di mettere in connessione tutti i reparti Covid attivi all’ospedale regionale di Ancona, ma soprattutto dividere i percorsi diagnostici: d’ora in avanti tutti i pazienti Covid avranno la loro tac di elezione e quindi il resto delle apparecchiature potranno gestire i loro servizi ‘puliti’.
Il modulo è stato realizzato ormai da un paio di settimane, ma la tac è arrivata soltanto la settimana scorsa e c’è voluto del tempo per metterla a regime con il resto dell’unità. Oltre al macchinario arrivato dall’estero in affitto, nel blocco ci saranno anche un ecografo e un’area di pre-triage. La macchina, di per sé, non è certo di ultima generazione e presenta alcuni segni ed è dotata di una tecnologia a 64 Strati che era all’avanguardia diversi anni fa.
“Non è importante soltanto la macchina, ma il punto dove è stata messa e la sua funzionalità rispetto alla rete dei reparti Covid - spiega il professor Andrea Giovagnoni, direttore del dipartimento di scienze radiologiche di Ospedali Riuniti -. Si tratta di una Tac di media generazione e performance, ma perfettamente idonea per svolgere ruolo per cui è stata concepita. Messa qui per dividere i percorsi, è fondamentale. Pazienti sicuri e tranquilli anche chi non è sospetto Covid. Si è creata integrità di percorso che pochi ospedali anno. Le Tac da solo non vanno, dietro ci sono uomini e grandi professionisti, persone che lavorano da più di un anno in maniera incessante per garantire assistenza a pazienti. Radiologia punto di partenza per capire quale strada far intraprendere ai pazienti Covid, per delineare futuro degli stessi".
"Lavorerà h24 suddivisa in turni e saranno presenti sempre 3 professionisti: un medico radiologo, un tecnico di radiologia ed un infermiere. Personale? Dobbiamo fare di necessità virtù, in fondo non tutti sono in grado di farle funzionare. Raddoppieremo le squadre, bloccheremo i riposi e ci riposeremo più avanti”. Soddisfazione è stata espressa dal direttore generale di Torrette, Michele Caporossi: “Ci sono pochi ospedali che hanno organizzato un settore diagnostico come il nostro grazie ad un vera e propria intuizione logistica sul posizionamento e la funzionalità della Tac - spiega Caporossi -. Il progetto è stato realizzato a tempo di record, realizzando il percorso che attraverso la ‘camera calda’ e lo spazio per l’ecografo consentirà un filo diretto e dedicato con le aree Covid. La macchina è performante, certo non è nuovissima, ma assolutamente in linea con le necessità: quindici anni fa era fondamentale per le Coro-tac e per le procedure cardiologiche in genere”.