Si è tenuta venerdì mattina ad Ancona al cinema Azzurro, l’assemblea generale della campagna “Not on my body”, strumento e l(u)ogo con cui varie realtà sociali, associative e sindacali hanno contestato il G7 Salute di Ancona. "Le iniziative messe in campo contro il vertice sono riuscite a mettere al centro del dibattito pubblico un altro discorso sulla salute che non può prescindere dal tener dentro le questioni ambientali, delle politiche di genere, quelle repressive e securitarie. In primo piano il genocidio ai danni del popolo palestinese che vede la complicità proprio dei “7 grandi“ che hanno raggiunto il capoluogo marchigiano". Alla fine dell’assemblea è stata approvata la "Carta di Ancona", documento che riassume contenuti e rivendicazioni emersi nel corso delle settimane di mobilitazione iniziate a fine agosto: "La salute non è una merce, e se c’è profitto non c’è salute" L’assemblea è stata arricchita dalle presenze internazionali della rete europea per la salute pubblica con gli interventi coordinati dal dr. Maurizio Manno, Coordinamento Veneto Salute Pubblica, dove il dr. Yves Hellendorf arrivato dal Belgio, Ramon Villa dalla Francia, hanno raccontato il piano di lotte di intervento europeo.
All’assemblea è intervenuta anche Luisa Magnone in rappresentanza di “Sanitari per Gaza”. I temi della carta di Ancona, sono subito diventati tangibili nel tardo pomeriggio di venerdì 11 ottobre, dentro il corteo, con in testa il gruppo di medici, infermieri, ostetriche provenienti da tutta la regione Marche con lo striscione "Sanità pubblica, libera, universale, gratuita". I prossimi appuntamenti: sabato 19 ottobre per fermare il DDL Sicurezza in piazza a Roma e in altre città, domenica 10 novembre in assemblea ad Ancona per avviare la mobilitazione contro il Cpr nelle Marche.