
Ancona, 13 dicembre 2023 – Si è lanciata da 4mila metri di altezza alla veneranda età di 90 anni. Ha (quasi) tutti i social e ha praticato qualsiasi sport. Vive da sola e legge molto. Lei è Italia Melli. Contattata dal Carlino, risponde così: "Ora sto giocando a carte, possiamo sentirci dopo? Mi mandi un messaggio su Whatsapp".

Alla faccia di chi sostiene che gli anziani non siano moderni. Una vita da impiegata alla Provincia, trascorsa insieme all’amato marito Attilio, che non c’è più. Nonna Italia abita al Piano: cucina, lava, pulisce, fa tutto da sola, senza aiuti né badanti. Quando ha tempo, prende la macchina e va a giocare a carte al circolo di via Goito.
E pensare che le volevano ritirare la patente: "Mi hanno detto che non avrei potuto più guidare, perché era pericoloso, soprattutto in autostrada. Io mi sono presentata davanti alla Commissione e ho protestato: ´Ma come? L’autostrada è la più facile da percorrere, è sempre dritta´. E me l’hanno rinnovata". Che storia, cara Italia. A Roma, ad esempio, qualche settimana fa, ci è andata in treno. Si è presentata negli studi Rai, dal conduttore Marco Liorni (della trasmissione ´Italia Sì´): "Sono partita alle 8 da Ancona e sono tornata la sera, alle 22.30". Nata il 22 giugno 1933 a Castelplanio, ha vissuto prima a Moie di Maiolati e poi a Senigallia. Quindi, Ancona. Era il lontano 1950, ricorda lei: "La città, nel tempo, è cambiata tanto, ma io – riflette – quasi non me ne sono accorta. Certo, prima, nella zona del porto, c’erano tante casette che la guerra ha distrutto". Lucida, vispa, attiva: la memoria regge bene. Persino quando tra le pagine della vita riaffiorano i ricordi più sbiaditi: "Ero un’attivista del Partito socialista italiano. Io e mio marito ci credevamo molto, eravamo entrambi tesserati".
E il Ciriachino d’oro?, chiediamo. Lei ride: "Non ho mai avuto un buon rapporto col Comune. Né con questa amministrazione né con la precedente. Fatico a legarmi a un partito che non sia il Psi". La tempra di una volta al passo coi tempi. "Facebook? Non mi piace, è la comare della televisione".
Sul comò della sua casa, vicino piazza Ugo Bassi, le foto di famiglia: "Era il 2001 quando ho iniziato a lanciarmi col paracadute. Avevo 68 anni. Quest’anno, a 90, ho fatto il mio quarto lancio. Sin da quando ero giovane, il paracadute era nei miei sogni. Allora, avrei voluto fare il corso, ma non c’erano soldi e ho rinunciato. Mi sono decisa dopo la pensione. Volare è favoloso. Il primo lancio? A Piane di Montegiorgio, con un’amica. Non dissi niente a mio figlio Roberto, per timore che mi fermasse. Poi, invece, si è lanciato anche lui, con i miei due nipoti, Giacomo e Viola. Erano 3 mila metri, il velivolo era piccolino e non poteva salire di più. Che peccato – sospira – Ma è comunque favoloso, poi ho raggiunto i 4 mila eh – precisa – Volare ti fa sentire libera, felice, padrone del mondo. Apprezzi e rispetti gli uccelli, padroni dell’aria. Ma le parole non bastano quando vedi il mare, le case, la spiaggia, la campagna. È una sensazione particolare che mi piace un bel po’, come si dice ad Ancona". Il prossimo obiettivo è provare l’aliante. Dopodiché, un tuffo nel vuoto, a 100 anni: "Sempreché c’arrivi", scherza. E perché mai non dovrebbe?