"Un anno, un mese e nove giorni. Tanto è passato dall’ultima volta che ho visto mio figlio: la situazione è esasperante. Non ne posso più". È il grido di dolore di un padre della Vallesina, che è tornato a lanciare un appello disperato sulle colonne del Carlino, proprio come aveva fatto a Ferragosto del 2021. "Da allora infatti – continua nel racconto –, seppure sembravano essersi aperti degli spiragli, non ho avuto più notizie e non mi fanno vedere ancora il mio bambino. Paradossalmente l’ho visto di più ai tempi del lockdown e poco prima. Complessivamente, da fine 2019 a gennaio 2021, soltanto cinque volte. Poi il nulla". Una situazione complicata, dopo la separazione di quest’uomo dalla compagna, particolarmente burrascosa – tra accuse e denunce –, con il figlio che vive con la madre fuori regione. Soltanto dopo l’intervento del tribunale del minore, che aveva obbligato il papà a un percorso sanitario obbligatorio, gli era stato possibile vedere il figlio tramite incontri protetti. Poi però la situazione sembra essersi cristallizzata, nonostante richieste, perfino al tribunale, del suo avvocato Antonio Gagliardi. In particolare, però, il papà punta il dito "sull’Asur e sui servizi sociali del Comune dove vivo, che continuano a rimbalzarsi le responsabilità e, nel frattempo, io resto appeso a un filo senza la possibilità di vedere mio figlio. Ormai da più di un anno". Un anno nel quale ha sofferto molto per questa situazione: "Fatemi vedere il mio bambino, come è nei miei diritti. Spero questo grido possa essere raccolto. E soprattutto ascoltato".
Cronaca"Non posso vedere mio figlio da oltre un anno: vi prego, ascoltatemi"