Disperato e con la voce tremante ha chiamato il Nue, il numero unico per le emergenze, componendo il 112 e annunciando che si sarebbe tolto la vita. "Non ce la faccio più, non trovo lavoro, non so come fare per andare avanti, adesso mi ammazzo".
Il tono era molto determinato così l’operatore di emergenza che ha preso la telefonata ha attuato subito la procedura per intrattenerlo al telefono mentre un altro operatore lo localizzava e avvertiva la polizia per farla arrivare sul posto. Una staffetta di salvataggio che è andata in onda ieri e ha avuto un finale positivo proprio a pochi giorni dal Natale. L’uomo infatti è stato aiutato a non compiere nessun gesto. La chiamata è arrivata di mattina, fatta con il cellulare. A farla è stato un 56enne di origine ucraina e sul quale sono in corso approfondimenti per capire se soffrisse di disturbi psichici. "Sono disperato - ha detto - non ho un lavoro, mi ammazzo". L’operato del 112 ha preso tempo iniziando a parlare con lui e a fargli coraggio. L’uomo si è lasciato un po’ andare e ha descritto cosa lo turbava, la possibilità di avere un lavoro. Non è stato chiaro se risiedesse proprio ad Ancona o se ci sia arrivato da qualche altra città. Il suo cruccio era il lavoro. Mentre l’operatore lo intratteneva è stato possibile localizzare il cellulare da cui chiamava e restringere la posizione che dava via De Gasperi. Avvisata la polizia una pattuglia delle Volanti ha raggiunto la zona e lo ha trovato lungo la strada, ancora con il cellulare all’orecchio I poliziotti si sono avvicinati e hanno chiamato il 118 per un supporto sanitario. Un’ambulanza lo ha portato in ospedale per le cure e l’assistenza perché ha avuto un crollo emotivo.