Nomine dei presidenti di sezione. Latini ancora a giudizio per calunnia

Il presidente del Consiglio regionale è accusato di aver danneggiato l’ex sindaco Pugnaloni.

Nomine dei presidenti di sezione. Latini ancora a giudizio per calunnia

Il presidente del Consiglio regionale è accusato di aver danneggiato l’ex sindaco Pugnaloni.

Nuovi guai giudiziari per il presidente del consiglio regionale, l’avvocato Dino Latini. E’ finito a processo per calunnia contro l’ex sindaco di Osimo Simone Pugnaloni. Fatti relativi alla campagna elettorale per l’elezione del sindaco della città dei senza testa, tra maggio e giugno del 2019, il secondo mandato per Pugnaloni. Latini, all’epoca in veste di candidato sindaco, ha invito alla prefettura di Ancona, su carta intestata del proprio studio legale, una lettera datata 17 maggio 2019 dove evidenziava che la situazione delle nomine dei presidenti delle sezioni elettorali del Comune di Osimo - per la tornata elettorale del 26 maggio/9 giugno 2019 - presentavano delle irregolarità secondo lui e accusava Pugnaloni di abuso d’ufficio. "Alcuni dei nominati presidenti - aveva scritto nella missiva - hanno rinunciato all’incarico e il sindaco ha nominato i sostituti che però sono indirettamente o direttamente legati alla sua persona, quali dipendenti comunali e mariti di candidati consiglieri comunali". Una accusa ritenuta falsa e fatta senza i dovuti accertamenti. Quando l’ex sindaco Pugnaloni è venuto a sapere della lettera ha denunciato Latini per calunnia. Il 16 gennaio verrà sentito in tribunale, davanti al giudice Matteo Di Battista, proprio Pugnaloni, parte civile nel processo con l’avvocato Mauro Pellegrini. Stando alla pubblica accusa la nomina del presidente dell’ufficio elettorale di sezione non spetta al sindaco ma al presidente della Corte di Appello. In quella tornata elettorale c’erano state 5 rinunce di presidenti e la Corte di Appello aveva nominato altre persone di cui però altre due avevano rinunciato. L’ufficio elettorale comunale aveva inviato di nuovo le rinunce alla Corte per le necessarie sostituzioni. Latini, difeso dall’avvocato Cristina Angeloni, ha subito già un altro processo contro Pugnaloni, per diffamazione. Lo aveva accusato di aver vinto "solo per brogli elettorali". E’ stato condannato a 4 mesi ma pende l’appello.

ma. ver.