
Il cimitero di Tavernelle
"No all’impianto di cremazione delle salme al cimitero di Tavernelle". A dirlo è il neonato Comitato Spontaneo ‘Aria Nostra – Tavernelle’ che spiega i motivi della contrarietà e annuncia l’organizzazione di un’assemblea pubblica "per illustrare alla cittadinanza del quartiere Tavernelle i danni ambientali ed economici che questo progetto, se realizzato, inevitabilmente causerà". La giunta comunale è andata avanti con il progetto dell’impianto crematorio che conta di attivare nel 2026 e sperava non ci fossero reazioni da parte dei cittadini: "Da parte nostra non c’è alcun pregiudizio nei confronti della pratica della cremazione, ma siamo contrari rispetto al luogo prescelto. Secondo noi non sono stati adeguatamente valutati l’impatto ambientale dell’opera e i potenziali rischi per la salute pubblica oltre alle enormi ricadute economiche negative sul patrimonio immobiliare circostante. Lamentiamo, inoltre, la totale assenza di comunicazione nei confronti della cittadinanza, che non ci risulta sia stata né informata né consultata. Purtroppo, in Italia manca una normativa specifica e aggiornata sui forni crematori e, nello specifico, la Regione Marche non ha ancora adottato un Piano di Coordinamento Regionale". Questo problema è stato sollevato ieri attraverso il Carlino dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri: "Il Piano non è stato redatto e non è stata emessa alcuna moratoria, a differenza di quanto avvenuto in Regione Lazio e Campania _ si legge nella nota del Comitato _. In base a un elementare principio di precauzione, anche il Comune di Ancona avrebbe dovuto astenersi non solo dal deliberare in merito, ma dal procedere con l’iter di realizzazione, che invece avanza speditamente, essendo ormai giunto alla fase di aggiudicazione dell’opera. Eppure sono previsti criteri rigorosi per la realizzazione di nuovi crematori, a partire dalla sicurezza del luogo in cui è costruito. L’impianto di Tavernelle, al contrario è in prossimità di un quartiere densamente popolato, vicino all’Asse Nord-Sud, già fonte di inquinamento, a poca distanza da scuole (Liceo Galilei, IPC Calzecchi Onesti) e dall’Università Politecnica delle Marche e vicinissimo all’oratorio e al parco della chiesa del Pozzetto".