"No a eolico e fotovoltaico: opponiamoci"

Tanti gli interventi al consiglio comunale aperto ieri pomeriggio contro l’impianto a Paterno e sul Monte Miesola. "Il Comune intervenga"

"No a eolico e fotovoltaico: opponiamoci"

"No a eolico e fotovoltaico: opponiamoci"

Un forte no "alla devastazione del territorio" e ai mega campi fotovoltaici a terra tra Fabriano e Sassoferrato così come all’eolico al Monte Miesola. Tanti gli interventi al consiglio comunale aperto, ieri pomeriggio, sulle fonti rinnovabili. In tanti a dire di no al mega impianto fotovoltaico a terra a Paterno di Fabriano. In tanti a sollecitare il Comune ad "opporsi in tutti i modi" al consumo di vallate e terreni, anche con una variante al piano regolatore. Un no sostenuto anche da Coldiretti Wwf. Il consiglio aperto durato fino a sera a palazzo del Podestà, è stato richiesto dal comitato "Ecologico Si – Ecomostro No" nato contro il fotovoltaico a Paterno. L’impianto di Paterno ha già un parere negativo dalla Sovrintendenza e dalla Conferenza dei servizi per via dell’elettrodotto ma i promotori sarebbero al lavoro per cercare di proseguire. Dopo il saluto del presidente del consiglio comunale Giovanni Balducci, il "Comitato Ecologico Si – Ecomostro No" ha presentato le criticità del progetto e chiesto con forza di trovare ogni modo per fermarlo. Sono poi intervenuti: l’architetto Sergio Bugatti, dirigente "Ambiente e Governo del Territorio" della Provincia di Ancona e l’ingegner Massimo Sbriscia, dirigente "Fonti energetiche, rifiuti, cave e miniere" della Regione che hanno illustrato l’iter normativo. Per il Wwf è intervenuto Jacopo Angelini. E poi le associazioni di categoria, Italia Nostra, Unci, Cia, Coldiretti e Legambiente. Numerosi anche i cittadini intervenuti, sia del comitato "Ecologico Si – Ecomostro No", che del Comitato Monte Strega, contro il fotovoltaico già approvato a Monterosso Stazione di Sassoferrato. Intanto la giunta Ghergo nel consiglio ordinario ha approvato l’atto di indirizzo per la costituzione della comunità energetica rinnovabile: 16 i sì e 3 le astensioni. "L’esigenza di costituire la comunità energetica entro settembre è duplice – spiegano dall’amministrazione - da un lato, vi è la possibilità che un privato realizzi un impianto rinnovabile e voglia collaborare con il Comune, dall’altro, il Comune ha già stanziato fondi per un impianto fotovoltaico al Foro Boario. Senza la costituzione della comunità energetica, non si potrebbe procedere con l’allaccio di questi impianti e, conseguentemente, si perderebbe l’accesso agli incentivi. La promozione di una Comunità Energetica da parte del Comune rientra nel ruolo esemplare, spesso auspicato, che deve svolgere la pubblica amministrazione nei confronti dei cittadini. Tuttavia, costituire una comunità energetica richiede un processo amministrativo formale che include almeno due passaggi in consiglio comunale".