VALERIO CUCCARONI
Cronaca

"Nessun danno. Il film significa molto per la città"

Il presidente dell’Ente Parco del Conero, Luigi Conte "E’ stato dato un parere tecnico al taglio dei lecci".

"Nessun danno. Il film significa molto per la città"

Il presidente dell’Ente Parco del Conero, Luigi Conte "E’ stato dato un parere tecnico al taglio dei lecci".

La nostra inchiesta sui lecci tagliati a Portonovo ha portato alla luce l’iter che ha condotto alla scelta di abbattere quegli alberi, all’interno dell’area protetta del Parco del Conero. Il proprietario dell’area è il Comune di Ancona, che ha ricevuto dalla casa di produzione Indigo Film la richiesta di realizzare nella zona delle Terrazze, tra la Torre e il Fortino Napoleonico, un set cinematografico dove allestire un finto campo da tennis. L’ammnistrazione ha chiesto un parere al Parco del Conero che, a fronte del progetto di ripristino presentato dalla produzione, ha dato il suo nulla osta. In quell’area, da metà ottobre, inizieranno le riprese del film "Il maestro" di Andrea di Stefano, con Pierfrancesco Favino. L’opera è ambientata alla fine degli anni ’80 e racconta la storia di un ex tennista, dalla mediocre carriera, che si ritrova per la prima volta a fare da allenatore a un ragazzo timido, costretto a rispondere alle aspettative paterne. Il campo da tennis temporaneo sarà costruito tra i lecci del bosco che cresce tra il mare e il campeggio La Torre. Per farlo sono stati tagliati sei lecci, "piccoli e secchi" stanno alle precisazioni del vicepresidente del Parco del Conero, Riccardo Picciafuoco. A chi, nelle reti sociali, gli ha chiesto spiegazioni, Picciafuoco ha risposto che "un albero è secco quando non ha più l’apparato fogliare, che nel leccio, specie di quercia (quercus ilex), permane anche durante la stagione invernale e quando i suoi rami e il suo tronco sono fragili e si spezzano facilmente."

Non essendo intervenuto ancora il presidente dell’Ente Parco, Luigi Conte, gli abbiamo chiesto un commento sulla vicenda. "Cosa dire di più? Abbiamo previsto compensazioni molto superiori allo stato attuale: saranno piantati dodici lecci, al posto dei sei tagliati, insieme ad alcuni arbusti, saranno montati altri giochi per bambini e i tronchi tagliati serviranno per gli insetti."

Chi ha deciso che quelle piante si potessero abbattere?

"È stato dato un parere tecnico dagli uffici del Parco, firmato dal direttore".

Secondo il presidente del Circolo Pungitopo Legambiente, Emiliano Stazio, il piano di compensazione approvato dal Parco è ineccepibile, ma la responsabilità morale della scelta ricade sul proprietario dell’area, l’amministrazione di Ancona. Cosa ne pensa Conte? "Non commento queste affermazioni perché non mi pertengoono e non mi riguardano, però faccio notare che parliamo di un film che verrà visto da milioni di persone; sarà una forma attrattiva per il mondo economico nostro, per la nostra città".

La professoressa Cocco dell’Università Politecnica delle Marche ha messo in evidenza possibili rischi per il suolo, privato delle piante. "Non c’è nessun danno ambientale ma un miglioramento. Vigileremo sul ripristino immediato".