Signori, Nanni Moretti. Ben tornato ad Ancona a uno dei più grandi registi italiani di tutti i tempi. Sembra che il tempo si sia fermato rispetto alla sua prima volta nel capoluogo dorico, dove il regista romano trascorse un anno e mezzo per confezionare uno dei suoi tanti capolavori, ‘La stanza del figlio’. Era il 2000 e la gestazione di quella pellicola, premiata a Cannes, fu complessa e costellata da una serie di accadimenti capaci di creare strascichi. Una storia drammatica e sullo sfondo una città ritratta con nitidezza ed eleganza. Quasi un quarto di secolo dopo Moretti rivela i motivi di quella scelta: "Ancona la scelsi per le sue dimensioni, una città piccola rispetto a una metropoli dove i lutti si perdono, considerando la drammaticità della trama. Emozionato di essere tornato a qui 25 anni dopo aver iniziato a girare ‘La stanza del figlio’. Era il settembre del 1999, ma poi il film uscì nelle sale nella primavera del 2001". Ad Ancona Nanni Moretti è tornato ieri per ricevere il 2° Premio Angelo Guglielmi (la moglie era anconetana), un tributo al grande intellettuale ed ex Direttore di Rai 3 voluto dalla direzione di Corto Dorico, il festival giunto alla sua ventunesima edizione: "L’anno scorso il premio è andato a Marco Bellocchio _ ha detto il presidente di Nie Wiem, Valerio Cuccaroni, che ha dedicato l’edizione 2024 del festival allo scomparso Umberto Grati _. Quest’anno a ricevere il premio un altro regista internazionale straordinario". A premiare Moretti la figlia di Guglielmi, Annalisa, prima della visione della versione restaurata di ‘Ecce bombo’, film del 1978, il secondo da regista, recente vincitore di ‘Venezia Classic’. Il tutto preceduto da una chiacchierata tra Moretti e il collega Renato De Maria sulla genesi di ‘Ecce bombo’. Il regista all’epoca, alle spalle il primo lungometraggio ‘Io sono un autarchico’, aveva 24 anni a mezzo: "Doveva essere un film doloroso, finì con l’essere un film comico, girato in Super 8, fatto con amici, attori non professionisti tra cui mio padre che nei miei film ho sempre voluto facesse una parte _ ha raccontato Nanni Moretti, a suo agio, davanti a una platea da tutto esaurito all’Auditorium della Mole _. Il film si rivelò un successo, non me lo aspettavo". A rappresentare l’amministrazione comunale ieri sera alla Mole, non c’era il sindaco Silvetti, ma l’assessore al turismo Daniele Berardinelli. Della serata di ieri resterà soprattutto il saluto finale di Nanni Moretti: "Di solito quando mi chiedono di partecipare a un festival non vado. Ho fatto un’eccezione perché Ancona, città a cui sono legato, e per Angelo Guglielmi che tanto ha dato alla cultura del Paese".
CronacaNanni Moretti e quel filo con Ancona: "Una città a cui sono molto legato"