di Sara Ferreri
"Si canta di cigni, leoni dell’elefante ma nessuno mai ha pensato agli animali considerati inutili, come la zanzara, il moscerino, i pidocchi e anche il criceto". Elio è serio quando parla di ‘Largo al Factotum’ lo spettacolo che lo vedrà protagonista sul palco, senza le sue ‘Storie tese’, ma accanto al pianista Roberto Prosseda oggi (ore 21) al teatro Pergolesi di Jesi per il Festival Pergolesi Spontini. Lo spettacolo sarà un recital, un viaggio originale e raffinato nella storia della musica classica, da Rossini a Mozart e Weill, alle canzoni moderne del compositore contemporaneo Luca Lombardi, che vedranno Elio interpretare Don Giovanni e il Barbiere di Siviglia, così come odi appunto, musicali alla zanzara, al criceto e al moscerino.
Elio, questo spettacolo mira a diffondere la musica classica. Lei quando se n’è innamorato?
"Quando ero piccolo. Mi sono diplomato in flauto al conservatorio e poi però ascoltavo e frequentavo tutto il mondo pop e rock. Volevo fare un gruppo e l’ho fatto. Preso dal vortice di tante altre cose, la classica l’ho accantonata finchè poi nel 1998 quando pensavo non avrei più preso in mano il mio flauto, mi ha chiamato Azio Corghi compositore contemporaneo e mi ha chiesto di cantare una sua opera al Rof di Pesaro: ‘Isabella’, rilettura dell’Italiana in Algeri. Lì sono entrato in contatto dopo tanto tempo con le voci liriche, il suono dell’orchestra. E’ stato un colpo di fulmine a scoppio ritardato: è iniziata una carriera parallela ai concerti con Le Storie Tese".
E come si arriva alle odi agli animali?
"Dalla collaborazione con Luca Lombardi, uno dei più affermati compositori italiani. Mi ha affascinato moltissimo e con lui ho scritto questi pezzi sugli animali di serie D. Nessuno si è mai occupato di zanzare, pidocchi e criceti".
Tornerà in tv?
"Io ho avuto la fortuna di poter fare sempre ciò che mi andava di fare. Dopo la fama sono arrivate e arrivano proposte di ogni tipo e posso scegliere. Nel 2021 sarò ancora in scena con lo spettacolo su Gaber. La tv mi piace un po’ meno perché ha delle regole che non possono coesistere con la mia voglia di esagerare. Però ogni tanto capita". L’esperienza di Elio e Le Storie Tese potrebbe ripartire?
"Chi lo sa? Siamo andati avanti per 30 anni a fare ciò che ci piaceva e ci dava contemporaneamente da vivere. Poi siamo arrivati ad un punto in cui non avevamo più voglia. Ma magari potrà accadere come con la classica e arrivare un secondo colpo di fulmine".
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