REDAZIONE ANCONA

Muse, c’è lo "Schiaccianoci" col Balletto di Milano

Danza protagonista oggi pomeriggio con uno degli spettacoli che più caratterizzano il Natale: coreografie di Federico Veratti

Danza protagonista oggi pomeriggio con uno degli spettacoli che più caratterizzano il Natale: coreografie di Federico Veratti

Danza protagonista oggi pomeriggio con uno degli spettacoli che più caratterizzano il Natale: coreografie di Federico Veratti

E’ uno degli spettacoli che più caratterizzano il Natale, tanto da esserne diventato uno dei veri e propri simboli. Stiamo parlando dello ‘Schiaccianoci’, celebre per le musiche di Cajkovskij, che va in scena questo pomeriggio (ore 16.30) al Teatro delle Muse di Ancona, nell’ambito della stagione di danza proposta da Marche Teatro. A portarlo in scene è il Balletto di Milano, con le coreografie di Federico Veratti e la scenografia di Marco Pesta.

L’ambientazione anni ’20, con i suoi colori vivaci negli arredi, e gli elegantissimi costumi sempre in stile conducono immediatamente nel clima della fiaba natalizia per eccellenza. La rivisitazione del celebre balletto di repertorio nulla toglie alla magia della storia originale poiché in questo ‘Schiaccianoci’ c’è tutto quanto il pubblico si aspetta: dall’albero di Natale alla nevicata, dai costumi ‘importanti’ alle scarpette da punta. Ma nonostante questo l’allestimento ha anche l’obiettivo di rendere ‘moderna’ la vicenda, spargendovi sopra un ‘pizzico di svecchiamento’. Non a caso il balletto è stato creato da due giovani: è un lavoro brillante e ricco di verve, realizzato con gli occhi e il gusto di oggi.

Il frizzante primo atto scorre tra le le danze dei genitori, quelle di bambini vivacissimi e inaspettate gag tra il dispettoso Fritz e Drosselmeyer. Gli insoliti costumi dei topi e dei soldatini nella consueta battaglia, un paesaggio innevato dal sapore impressionista per la sempre attesa danza dei candidi fiocchi di neve infondono un’originalità particolarmente apprezzata.

Il secondo atto, dopo il divertissement con le sue belle danze e l’esplosione di gioia e colori del ‘Valzer dei fiori’, culmina in uno spettacolare grand pas deux ricco di virtuosismi mozzafiato in cui si mettono in luce le eccezionali caratteristiche tecniche e artistiche dei protagonisti. Il balletto fu commissionato dal direttore dei Teatri Imperiali Russi, Ivan Aleksandrovic Vsevoložskij, e la storia deriva dal racconto ‘Schiaccianoci e il re dei topi’ di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann (1815), nella versione edulcorata di Alexandre Dumas padre (‘Storia di uno schiaccianoci’, 1845). Cajkovskij compose le musiche del balletto tra il 1891 e il 1892. La prima rappresentazione, che ebbe luogo il 18 dicembre 1892 presso il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo fu diretta interamente dal compositore italiano Riccardo Drigo e coreografata dal ballerino russo Lev Ivanov; questa esecuzione tuttavia non riscosse successo.

Tra gli interpreti spiccavano l’italiana Antonietta Dell’Era, nel ruolo della Fata Confetto, il russo Pavel Gerdt come Principe Coqueluche, una giovanissima Ol’ga Preobraženskaja nella parte di Colombina e il giovane Nicolaj Legat. La suite, estremamente popolare in sede concertistica, fu realizzata nell’agosto 1892 da Cajkovskij, che la diresse personalmente a San Pietroburgo il 7 marzo 1892. L’esito fu trionfale. Lo schiaccianoci è anche uno dei soggetti più rappresentati nelle scuole di ballo, ed è stato ripreso più volte dal cinema, dal teatro e perfino dallo sport.