GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Murato da vestiti e mutande: "Le attività come la mia così rischiano di sparire"

Antonio Lanza, titolare del bar "La piazzetta" esplode: "La situazione è peggiorata. Quando ho provato a dire la mia sono stato ripreso in malo modo. Ma io non mollerò".

Antonio Lanza, titolare del bar "La piazzetta" esplode: "La situazione è peggiorata. Quando ho provato a dire la mia sono stato ripreso in malo modo. Ma io non mollerò".

Antonio Lanza, titolare del bar "La piazzetta" esplode: "La situazione è peggiorata. Quando ho provato a dire la mia sono stato ripreso in malo modo. Ma io non mollerò".

"E adesso sono letteralmente murato dai vestiti. Così la mia attività ‘soffoca’ tra giubbotti e magliette". È l’espressione utilizzata da Antonio Lanza, titolare del bar ‘La piazzetta’ di piazza Roma, per palesare la sua insoddisfazione dopo l’estensione del mercato ambulante del centro cittadino dinanzi alla sua attività. Da imprenditore si dice consapevole che tutti abbiano il sacrosanto diritto a lavorare. Ma piuttosto punta il dito sulla decisione di trasferire in piazza la quasi totalità delle bancarelle. E senza mezzi termini, Lanza bolla l’attuale situazione come "nettamente peggiorata, caotica, priva di decoro". E spiega perché: "Di fatto ho un cantiere, con tanto di viavai di furgoni per il carico e scarico delle merci, negli orari di punta del mio locale. E questo avviene in quei periodi della giornata in cui storicamente lavoriamo di più. Ovvero a colazione e a pranzo. Questo non farà altro che continuare a farmi perdere incassi, in quanto la mia vetrina è di fatto oscurata. Invisibile agli occhi dei clienti, che siano abituali o meno", ribadisce Lanza. E ieri, almeno nel suo caso, non erano presenti alcuni banchi all’intersezione tra Corso Garibaldi e piazza Roma. Ma, presume, che "quando arriveranno sarò letteralmente chiuso da una ‘elle’ di banchi mercatali, che renderanno pressoché inaccessibile la mia attività", il suo punto di vista. "In quelle volte che ho provato a dire qualcosa sono stato ripreso, a volte anche in malo modo. Ecco perché voglio palesare il mio dissenso rispetto a questa scelta di riorganizzazione del mercato. È questa la volontà di valorizzare il commercio nella città di Ancona?", domanda in maniera provocatoria il barista. Che poi torna anche sul precedente trasferimento in Corso Garibaldi, misura varata nell’arco del 2024: "Se in quella sede le bancarelle ‘davano fastidio’ a venti commercianti in sede fissa, trasferendole quasi tutte in piazza Roma hanno ridotto di un ventesimo le polemiche. Ora solo il solo ad alzare la voce rispetto a questa situazione – prosegue Antonio Lanza –. Ma così piazza Roma e le sue attività, i negozi e i bar rischiano di scomparire". Da proprietario di un esercizio commerciale, come accade per gli ambulanti, anche lui rivendica la volontà di lavorare. E di lavorare nella massima tranquillità: "Che almeno mi mettano davanti bancarelle meno impattati. L’ho detto e ridetto, anche quando si parlava del rispetto delle misure del dimensionamento dei banchi", conclude, lasciando trasparire delusione. Sentimento prevalente. Dopo che, invece, nei mesi scorsi, la querelle era stata accompagnata da alcuni momenti di tensione. Il mercato odierno è frazionato. Il Comune ha annunciato controlli da parte della Polizia locale. E già ieri alcuni agenti sarebbero transitati da quelle parti, nella vera e propria "inaugurazione" della nuova sperimentazione.

Giacomo Giampieri