SILVIA SANTINI
Cronaca

Passetto, via le mucillagini in poche ore. Il biologo spiega cosa sta succedendo

Il professor Danovaro, biologo dell’Univpm: "Stiamo entrando nella fase della maturazione e di degradazione. Venti e correnti le hanno trascinate radunandole. Un po’ come si fa con la polvere quando si pulisce con la scopa"

A sinistra il Passetto domenica mattina. A destra ieri: due volti completamente opposti

Ancona, 23 luglio 2024 – In alcune giornate il fenomeno è più che evidente, in altre meno o addirittura per nulla. Anzi, certe mattine, quasi all’alba, la mucillagine non si è ancora affacciata nelle più belle spiagge del Conero e di Ancona, poche ore dopo ne è quasi invasa, sempre a tratti. Il fenomeno quest’estate sta facendo tanto parlare, preoccupare, bagnanti del posto, turisti, operatori balneari, semplici cittadini.

Ad esempio domenica mattina brutta è stata la sorpresa per gli habitué della spiaggia del Passetto che si sono trovati davanti un mare quasi completamente ricoperto di mucillagini. Il fenomeno negli ultimi giorni sembrava essersi molto attenuato, tanto che l’acqua era tornata cristallina come sempre ma domenica appunto la fioritura algale era tornata a impadronirsi del mare costringendo molti bagnanti a rinfrescarsi solo con le docce. C’è però chi il mare lo studia davvero, e non sui social e sa dare una spiegazione sul motivo per cui si manifestano le mucillagini e perché in quel modo così, verrebbe da dire, bizzarro.

l professor Roberto Danovaro, biologo dell’Università Politecnica delle Marche spiega al Carlino il fenomeno mucillagin
l professor Roberto Danovaro, biologo dell’Università Politecnica delle Marche spiega al Carlino il fenomeno mucillagin

"E’ un fenomeno che noi come ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche monitoriamo da metà maggio. Personalmente anticipai i primi di giugno quello che sarebbe successo", dice il professor dell’Università dorica Roberto Danovaro, biologo. Lo stesso consiglia: "Posso dire che in via precauzionale è meglio non fare il bagno dove ci sono le mucillagini. Non sono pericolose ma per ora sono disponibili solo i risultati delle analisi per rilevare la presenza di batteri (che non sono presenti), non di quelle approfondite i cui esiti richiedono più tempo".

Stiamo attraversando una fase, specifica Danovaro: "Adesso stiamo passando la fase di maturazione e rapidamente entrando in quella di degradazione. Non siamo affatto di fronte quindi a una recrudescenza ma venti e correnti le hanno trascinate "radunandole", un po’ come si fa con la polvere quando si pulisce a terra con la scopa. Non è più una mucillagine modello blob, densa, ma spesso "polverosa", come neve. La regola è questa, dove non la vediamo significa che lì l’acqua è balneabile, anche considerando che al momento l’Adriatico non è molto trasparente. Questa è una fase di miglioramento rispetto a una settimana fa".

Alla domanda cos’è, in sintesi, la mucillagine, il prof risponde: "La mucillagine non è altro che il muco prodotto dalle alghe stressate a primavera. Adesso hanno finito la loro funzione. Non hanno più la forza di maturare. Speriamo che questa pioggia non le faccia tornare ma la considero un’eventualità improbabile". Foto e video, dal tono apocalittico, spopolano ormai da settimane anche sui social, di certo non il miglior biglietto da visita, assieme alle tante domande di chi la zona deve raggiungerla magari da lontano e vuole sapere, quasi in tempo reale dai presenti, com’è il mare oggi. Danaro bacchetta: "Quello che non bisogna mai fare è anteporre interessi economico-turistici a evidenze e studi scientifici. Non diciamo mai nulla per allarmare ma per informare".