Monta il caso Bruschini. Dopo le parole di Marta Ruggeri, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che due giorni fa ha chiesto di chiudere "l’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle marche", durante l’approvazione del Bilancio consolidato 2023, ricordando anche i costi sostenuti per la struttura "finanziata per oltre 8 milioni di euro, di cui già ne ha avuti 6 milioni" e per lo stipendio dell’ex direttore Marco Bruschini da 186mila euro, ora sulla questione interviene anche il Pd. Che rincara la dose con la segretaria regionale Chantal Bomprezzi: "Il fallimento della gestione dell’Atim è sotto gli occhi di tutti. Non è accettabile che si continuino a sperperare risorse pubbliche per mantenere in piedi una struttura costosa e, a quanto pare, inutile, soprattutto quando la Giunta regionale non riesce a fornire risposte adeguate sui risultati reali prodotti dall’Agenzia".
I dem non hanno ravvisato miglioramenti significativi nella promozione turistica e nell’internazionalizzazione delle Marche. "Ci chiediamo – continua Bomprezzi – se davvero fosse necessario creare un duplicato del Dipartimento Turismo della Regione, considerando che lo stesso personale lavora in entrambe le strutture. Questo è l’ennesimo esempio di malagestione da parte della Giunta Acquaroli, che sembra più concentrata a garantire stipendi d’oro ai propri accoliti che a dare risposte concrete ai cittadini marchigiani". Peraltro Bruschini non è stato ancora rimpiazzato, dopo il conferimento dell’incarico al Ministero dell’Agricoltura. "La Giunta regionale ha dimostrato di essere più interessata a creare posti di potere che a generare reali benefici per il territorio – attacca la segretaria dem –. In un momento in cui le Marche hanno bisogno di strategie per il rilancio economico, investimenti e progetti concreti per il dissesto idrogeologico, risorse per un sistema sanitario pubblico in enormi difficoltà, si assiste invece a una gestione approssimativa, superficiale e poco attenta alle reali esigenze della nostra regione". Manforte, dunque, ai suoi consiglieri regionali, che hanno presentato una proposta di legge, primo firmatario Fabrizio Cesetti, per chiedere "la soppressione dell’Atim. Auspichiamo che la Giunta regionale dia seguito alla nostra richiesta". La chiusura di Bomprezzi è al vetriolo: "Le Marche meritano molto di più e di diverso. È necessaria e urgente una vera politica di sviluppo che possa finalmente promuovere il nostro territorio in maniera efficace e sostenibile, senza appesantirsi di clientele e stipendi ingiustificati".