Migranti, settimo sbarco: "Non abbiamo più posti, il governo ci deve ascoltare. Ci sono anche altre priorità"

Il vicesindaco Giovanni Zinni ha assistito all’arrivo dei 68 richiedenti asilo al porto "Il Comune non ha risorse illimitate, chi ci aiuta a coprire le spese che sosteniamo?. Gli anconetani vogliono più posti nei nidi o più strutture per l’accoglienza?".

Migranti, settimo sbarco: "Non abbiamo più posti, il governo ci deve ascoltare. Ci sono anche altre priorità"

Migranti, settimo sbarco: "Non abbiamo più posti, il governo ci deve ascoltare. Ci sono anche altre priorità"

"Il Comune non ha risorse illimitate. Ai cittadini dobbiamo dare delle risposte, ma se il problema dei migranti continua a crescere sarà necessario trovare altre soluzioni. Il nodo sulla struttura di accoglienza per le operazioni di polizia? La priorità è far diminuire gli arrivi al porto di Ancona. Il Governo ci deve ascoltare. Per la città di Ancona avere questo aumento di sbarchi è preoccupante". La linea del Comune non cambia, dal sindaco Daniele Silvetti al suo vice, l’assessore alla sicurezza con delega alla protezione civile, Giovanni Zinni. L’arrivo delle navi delle ong cariche di richiedenti asilo con una frequenza sempre più ampia preoccupa gli amministratori della città: "Chi ci aiuta per coprire le spese che dobbiamo sostenere sul fronte dell’accoglienza? – si chiede Zinni, intercettato ieri mattina durante le operazioni di sbarco dalla Ocean Viking – I posti negli hotel sono pieni, abbiamo allargato l’offerta anche ad agriturismi e bed and breakfast, ma tutto ciò ha un costo. Ripeto, noi dobbiamo dare delle risposte alla cittadinanza di Ancona che ha una serie di necessità, se tutte le risorse le dobbiamo mettere su quel capitolo di spesa diventa difficile trovare delle soluzioni. Gli anconetani vogliono più posti nei nidi per i loro figli o una struttura in più per l’accoglienza dei migranti? Non possiamo non tenerne conto".

A proposito di strutture di accoglienza, dopo aver utilizzato il PalaBrasili per le identificazioni dei richiedenti asilo dopo i due sbarchi di luglio e agosto, ieri il Comune ha messo a disposizione il centro sportivo ‘Paolinelli’ alla Baraccola. Il sito ha ospitato le vaccinazioni anti-Covid per quasi due anni, a parte i periodi estivi quando le somministrazioni erano state spostate in strutture più ‘fresche’. Con temperature di piena estate, a tratti con l’afa, non è stato il massimo per rifugiati e operatori lavorare sotto una tensostruttura infuocata durante le ore più calde. Altrimenti non si poteva fare: "Altro problema importante – aggiunge Zinni – Facciamo difficoltà a trovare strutture idonee. Per la maggior parte sono sportive e da settembre in avanti sono sempre piene. Stavolta abbiamo optato per il ‘Paolinelli’, creando disagi alla Junior Calcio e all’Ancona Primavera che ha saltato l’allenamento. Le istituzioni ci hanno fatto capire che le operazioni di accoglienza e poi di identificazione non potevano essere svolte in banchina. Non erano contenti, sia per questioni logistiche che umanitarie. Come ci comporteremo in futuro? Sospenderemo altre attività sportive, ogni volta per almeno due giorni pieni. Non ci sono alternative, a meno di ridurre gli sbarchi, cosa che non compete a noi".

Restando sul tema delle competenze, il vicesindaco spiega come sono andate le cose per quanto concerne la cancellazione del permesso di accedere sotto bordo al consigliere di Altra Idea di Città, Francesco Rubini: "Si tratta di una decisione presa dal Prefetto – conclude Zinni – è lui che decide chi entra ed esce da qui. È una questione di competenze, noi prestiamo un servizio, non possiamo arrogarci il diritto di invitare chi vogliamo. Essendo poi un’operazione di soccorso internazionale e di polizia, per questo Rubini non ha potuto accedere all’area. In onestà devo dire che sono stati commessi alcuni errori, tra qui pro quo, intercessioni in buona fede".

Pierfrancesco Curzi