PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Migranti, il rebus Cpr a Falconara: "Lo Stato non può imporre una scelta. Troviamo insieme un altro sito idoneo"

L’assessore regionale Filippo Saltamartini è tornato a intervenire sul caso sollevato dal Carlino a ottobre "Ma deve restare chiaro che sono previsti dalla legge, sono necessari". Intanto oggi arriva il ministro.

Migranti, il rebus Cpr a Falconara: "Lo Stato non può imporre una scelta. Troviamo insieme un altro sito idoneo"

L’assessore regionale Filippo Saltamartini è tornato a intervenire sul caso sollevato dal Carlino a ottobre "Ma deve restare chiaro che sono previsti dalla legge, sono necessari". Intanto oggi arriva il ministro.

Il Centro di permanenza per i rimpatri nelle Marche si farà, ma non è scontato che la sede sarà quella dell’ex aeroporto militare in via del Fossatello a Falconara. A dare la notizia ieri il vicepresidente della Regione, Filippo Saltamartini: "Lo Stato non può imporre una scelta al territorio. La concertazione, in questi casi, è necessaria – ha detto l’assessore con delega alla sanità in quota Lega intervenendo in un talk su Tv Centro Marche – Vedremo assieme dove trovare un altro sito idoneo, ma deve restare chiaro che i Cpr sono previsti dalla legge, sono necessari perché non possiamo permettere agli stranieri di andare in giro anche per commettere reati".

Una posizione netta quella di Saltamartini e della maggioranza di centrodestra, nonostante i Cpr nascono dalla legge ‘Turco-Napolitano’ nel 1998 per ospitare migranti senza permesso di soggiorno in attesa delle pratiche per i rimpatri e non per chi ha commesso crimini. Saltamartini lascia aperta la porta ad altre soluzioni: "Non è questione della ‘filiera’ di centrodestra o meno, le soluzioni vanno discusse e quella di Falconara, per tutte le motivazioni note, non è certo quella ideale. Vedremo di trovare gli strumenti giusti, magari anche attraverso la finanzia di sostegno nei confronti del Comune dove sorgerà attraverso servizi e incentivi. Le proteste delle comunità? Non stiamo parlando di costruire una centrale atomica, quanto di un centro di accoglienza assolutamente sicuro".

Presente alla discussione il consigliere regionale di opposizione Antonio Mastrovincenzo: "La nostra posizione è di totale contrarietà – ha replicato il consigliere falconarese del Partito Democratico – e non cambia se la legge porta il nome di politici di centrosinistra, se è un errore è un errore, punto. I tempi di attesa per lo svolgimento delle pratiche per i rimpatri però erano di tre mesi, il governo di destra li ha portati a 18 mesi. E, soprattutto, a noi preoccupano le notizie di ciò che accade dentro i Cpr, in alcuni casi ridotti addirittura a dei canili, dove le violazioni dei diritti umani sono all’ordine del giorno. Dire che una persona sprovvista di permesso di soggiorno sia un criminale è pericoloso oltre che sbagliato".

È stato il Carlino il 1° ottobre scorso a dare la notizia dell’avvio dell’indagine geofisica dell’area, propedeutica ai lavori di realizzazione del centro voluto dal ministero degli Interni. A tal proposito oggi il ministro Piantedosi sarà ad Ancona per presiedere il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza in prefettura, ma sembra non per parlare del Cpr di Falconara, la cui sindaca, Stefania Signorini, ha fornito un’altra notizia: "La prossima settimana incontrerò il prefetto di Ancona per discutere sul tema e speriamo che le istituzioni possano metterci una pezza. Io sono favorevole ai Cpr, ma non a Falconara, un Comune che ha dato abbastanza, già oberato da tante criticità sotto il profilo ambientale e strutturale. Con l’amministrazione regionale nessun contrasto, parliamo la stessa lingua".