Tornava dal turno in ospedale quando un’automobile lo ha investito, all’altezza dello svincolo di via Mattei. lungo la via Flaminia. Per un mese era stato ricoverato in prognosi riservata, nel reparto di Rianimazione, all’ospedale di Torrette. Gravissime le lesioni riportate che non gli hanno più permesso di tornare al lavoro, quello di strumentista in sala operatoria. Oggi ha una pensione di invalidità. Per l’incidente, avvenuto l’11 gennaio del 2022, ai danni di un infermiere di 31 anni originario di Chieti, è finito a processo il conducente dell’auto che lo travolse, un anconetano di 32 anni. Era accusato di lesioni stradali gravissime ma durante il dibattimento, dove era difeso dall’avvocato Antonio Gagliardi, la parte civile ha deciso di rimettere la querela per cui la giudice Paola Moscaroli giovedì scorso ha dovuto pronunciarsi con un non luogo a procedere per l’imputato. L’avvocato dell’infermiere proseguirà con una causa civile. Chiedeva un risarcimento di 200mila euro.
In parte era stato liquidato dall’assicurazione della vettura guidata dall’anconetano, una Lancia Y. Nel processo è emersa la pericolosità della strada dove l’infermiere è stato travolto. Una carreggiata dove da Torrette ad Ancona non c’è nessun cartello che vieta ai pedoni la sua percorrenza. Eppure è ad alto scorrimento. Il primo segnale stradale che si trova è solo allo svincolo con via Mattei, a più di due chilometri una volta imboccata la Flaminia dall’incrocio di via Conca. L’infermiere quella sera, era quasi mezzanotte, era arrivato a piedi dall’ospedale proprio fino allo svincolo di via Mattei, poco prima del bypass della Palombella. Lì avrebbe attraversato la strada improvvisamente, per proseguire in direzione della stazione e non verso la zona industriale. Era vestito di scuro e il conducente della Lancia Y non lo avrebbe visto in tempo. Lo aveva investito e trascinato per alcuni metri prima di riuscire a fermarsi. Quel tratto di strada non è nuovo a incidenti stradali anche con pedoni. Non ha un marciapiede percorribile, nemmeno una piazzola di sosta se un automobilista ha necessità di doversi fermare per un guasto. La mancanza di una segnaletica chiara che metta in sicurezza tutti è stata auspicata anche in udienza. Anche perché chi arriva fino allo svincolo di via Mattei poi cosa dovrebbe fare? Tornare indietro?
II 31enne rimasto gravemente ferito è rimasto ricoverato fino ad aprile dello stesso anno al Santo Stefano. Riportò un trauma cranico facciale grave, uno toracico, fratture a costole femore. La Lancia Y quella sera procedeva in direzione Ancona. Per l’accusa il conducente avrebbe omesso di regolare la velocità.
Marina Verdenelli