Meno traffico: "Zac" in centro e pure Zone 30

Una sperimentazione in stile Portonovo partirà per la zona del Guasco San Pietro e di Capodimonte.

Meno traffico: "Zac" in centro e pure Zone 30

La sperimentazione della Zac a Portonovo partita quest’estate per limitare gli accessi delle auto

Parola chiave, per il vicesindaco con delega alla mobilità Giovanni Zinni, è "sperimentazione". Quella fase propedeutica all’eventuale adozione definitiva di alcuni provvedimenti strategici per il futuro della città. Uno su tutti, quello della Zac, la Zona ad accesso controllato già proposta e conosciuta l’estate scorsa a Portonovo e che, nell’ambito del Pums, dovrebbe essere estesa anche ad altre zone di Ancona. In particolare ce ne sono due, tra quelle individuate: i quartieri del Guasco San Pietro e di Capodimonte, aree che "potrebbero essere ampliate o ridotte in base alle criticità riscontrate durante il periodo sperimentale". L’obiettivo è "proteggere le aree sensibili della città", in questo caso i due quartieri del centro storico, in stretta connessione con le zone pedonali della Spina dei Corsi e di piazza Cavour. L’inserimento della Zac, secondo Palazzo del Popolo, "fornisce uno strumento flessibile per la riduzione dei traffico passivo nel centro". Ad ogni modo il progetto sarà definito nel Piano generale del traffico urbano, ma l’input dell’amministrazione Silvetti appare chiaro. Zinni, inoltre, ha precisato che la scelta di "una vera e propria Zona a traffico limitato sarebbe stata troppo stringente" e che, quindi, è necessaria la sperimentazione della Zac. Come si diceva, una misura varata una manciata di mesi fa per l’iconica baia del Conero, in modo da razionalizzare e limitare l’accesso dei veicoli privati, attraverso sistemi automatizzati che permettono di modulare la disciplina degli accessi. Tutto questo, in previsione di integrarli ad ‘attracchi meccanizzati’ serviti da sistemi ettometrici. Sistemi ettometrici che potrebbero essere proposti persino nei rioni Guasco San Pietro e Capodimonte, al fine di superare i dislivelli. Sempre grazie al Pums, sarà rivalutata la ricollocazione dell’impianto ettometrico attualmente previsto tra via Marconi e la zona della Regione Marche verso Capodimonte, prevedendo un collegamento tra la Mole Vanvitelliana e largo Casanova. Non solo nella sfera della mobilità sostenibile, ma anche per funzioni prettamente turistiche. Da ultimo, per ridurre la velocità delle auto, sono al vaglio Zone 30 (limite massimo di percorrenza) nei quartieri residenziali interessati da piste ciclabili e la sperimentazione di strade scolastiche dove il traffico verrà adeguato nelle fasce orarie di ingresso e uscita degli studenti, a tutela della loro sicurezza.

gi. gia.