MARINA VERDENELLI
Cronaca

Marito e moglie morti insieme, gara per aiutare il figlio. Ma la nonna: non vogliamo soldi

La sottoscrizione è stata aperta dall’azienda di pompe funebri e ha già raggiunto 30mila euro. Inchiesta sulla dinamica dell’incidente: la fuga di gas forse ha avuto un ruolo nell’esito fatale

Ancona, 6 gennaio 2025 – Facevano tutto insieme e anche la vita gli è stata tolta insieme. Erano una cosa sola, Lucia Manfredi e Diego Duca, 40enni, lei medico all’ospedale di Torrette e lui autista soccorritore del 118. Una coppia solida che viveva di lavoro, volontariato e amore per il loro bambino, Alessandro, 10 anni. Su di lui adesso sono concentrate tutte le attenzioni per colmare un vuoto che forse non si potrà mai riempire. Da sabato, quando la Fiat Panda dove si trovavano i suoi genitori si è scontrata con una Bmw in via Esino, ad Ancona, facendola carambolare contro una cabina del gas da cui è iniziato a uscire metano, il bambino è rimasto orfano. E’ già partita per lui una raccolta fondi in denaro sulla piattaforma Gofundme, ‘Un futuro per un piccolo guerriero’, indetta dalla azienda di servizi funebri Taffo che per prima ha donato mille euro, aprendo la raccolta su input di una parente e che ieri sera aveva già superato i 30mila euro.

I coniugi Lucia Manfredi e Diego Duca, entrambi quarantenni. Lei era una neurologa, lui un autista del 118. Lasciano un figlio di 10 anni
I coniugi Lucia Manfredi e Diego Duca, entrambi quarantenni. Lei era una neurologa, lui un autista del 118. Lasciano un figlio di 10 anni

"Siamo in contatto con una cugina – spiega Emanuele Romagnoli, il titolare – che conosciamo e che abbiamo informato dell’iniziativa. La notizia ha toccato tutti e non è la prima volta che come gruppo utilizziamo i nostri canali social per fini benefici come questo. Il ricavato sarà per il bambino e lo daremo ai nonni che si prendono cura di lui. L’intero importo sarà girato sull’iban che ci forniranno i familiari, tutto in maniera trasparente”.

Sui social l’iniziativa non è stata gradita da tutti e non sono mancati anche commenti sgradevoli. I familiari di Lucia, la mamma Fernanda Gianfelici e il cugino Roberto Paladini, per conto della famiglia Manfredi, hanno preso le distanze da quella iniziativa. “Non l’abbiamo autorizzata – dicono mamma e cugino – Lucia non lo avrebbe mai voluto, abbiamo chiesto anche di toglierla ma è ancora lì. Non vogliamo soldi. La dedizione che dedicava ai suoi pazienti e al suo lavoro ci è stata notevolmente ripagata in questi giorni perché stiamo ricevendo un calore umano fuori misura e ringraziamo tutti per la vicinanza. Lei era innamorata del suo lavoro”.

La famiglia Manfredi si è affidata all’avvocato Ruggero Benvenuto per essere seguita e tutelata dopo la morte della coppia. Il legale promette accertamenti su questa raccolta fondi, "che non sia strumentalizzata” dice. Sull’incidente l’avvocato Ruggero confida nelle indagini della Procura che indaga per duplice omicidio stradale. Il pm Paolo Gubinelli disporrà le autopsie sui due corpi che saranno effettuate probabilmente dopo l’Epifania. Serviranno a chiarire se i coniugi siano morti per l’impatto con il suv della Bmw o per aver inalato il gas che violentemente si è sprigionato dalla cabina del gas che hanno abbattuto con la Fiat Panda a bordo della quale si trovavano. I corpi infatti sono stati rinvenuti fuori dall’auto, non molto distanti l’uno dall’altro. Nel mirino c’è anche la cabina del gas, non sufficientemente segnalata e forse poco sicura anche se il sindaco di Ancona Daniele Silvetti ha chiarito che “queste strutture non possono essere interrate ma faremo un attento monitoraggio su tutte quelle presenti in città”. Ieri qualcuno ha lasciato lì una rosa rossa. A Fabriano, loro città natale, il sindaco ha annunciato lutto cittadino quando saranno fissati i funerali.