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Marche, domani partono i saldi: "Il punto di forza sarà la moda"

Sconti nei negozi fino a marzo. Previsto un giro d’affari di 215 milioni. Le stime delle associazioni

I negozi si preparano ai saldi invernali

I negozi si preparano ai saldi invernali

di Nicholas MasettiANCONASi saldi chi può. Da domani, e fino al primo marzo, nelle Marche parte la caccia all’acquisto. Saranno coinvolti, secondo le stime di Confcommercio Marche, 6 marchigiani su 10. Il volume di affari dovrebbe aggirarsi sui 215 milioni, mentre la spesa media per persona sarà sui 132 euro. Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche centrali, spiega: "Siamo positivi per questo inizio. Prevediamo un aumento dei consumi del 3,5% rispetto all’anno precedente. Il punto di forza sarà la moda, seguito dalle tecnologie. La stagione invernale è partita un po’ in ritardo, con un Natale dove non ci sono stati acquisti di grande entità. Ora invece ci aspettiamo compere di capispalla come i cappotti che sono rimasti un po’ indietro e con saldi si trovano a prezzi molto interessanti". Poi, un cenno al trend che si sta registrando a livello nazionale sul ritorno dello shopping negli esercizi di vicinato. "A Natale è andata molto bene, non solo per quanto riguarda la moda, ma anche per i prodotti enogastronomici, le profumerie e i giochi". Un aspetto considerato anche da Sandro Assenti, presidente regionale Confesercenti: "Stiamo registrando un piccolo ritorno ai negozi di prossimità. Questa è una caratteristica peculiare, perché dà la possibilità di provare anche la merce". I saldi nei punti vendita fisici, secondo le previsioni, sono infatti in vantaggio sull’online: otto italiani su dieci sceglieranno i negozi per almeno un acquisto, contro il 54% che comprerà un prodotto online. I prodotti di moda più desiderati, secondo un studio Ipsos per Confesercenti, sono maglioni e felpe, indicati dal 51% di chi ha previsto di acquistare. Seguono calzature (49%), gonne e pantaloni (31%). Ma secondo Assenti il periodo dei saldi non è più così sentito come una volta: "In passato era un momento particolare della vita commerciale delle attività. Oggi invece vediamo come il Black Friday si è allungato, risucchiando parecchi risparmi. E poi pesa il Natale vicino, con tanti commercianti che hanno fatto le scontistiche anche in questo periodo. Quindi, quella che una volta era la tappa aspettata, oggi si è diluita nel tempo". E poi, il problema del potere di acquisto: "Si è abbassato molto. Vediamo come gli aumenti delle bollette siano sostanziosi e quindi i risparmi sempre più risicati. I cittadini hanno paura di questa situazione e non spenderanno cifre maggiori rispetto agli anni precedenti", conclude.Sui saldi interviene l’assessore regionale con delega al Commercio Andrea Maria Antonini: "Per le Marche è un momento importante per fare acquisti nei negozi, un’alternativa alla vendita online. Questo crea un movimento di persone e di economia. I negozi fisici devono rimanere dei punti di riferimento perché hanno anche una funzione sociale e culturale, soprattutto nei piccoli comuni e nelle periferie. I saldi sono quindi un momento dove poter acquistare anche il Made in Italy e il Made in Marche, valorizzando le produzioni locali".