REDAZIONE ANCONA

Manuela Bargnesi radiata dall'Ordine degli psicologi per video su TikTok sul femminicidio Matteuzzi

La psicologa Manuela Bargnesi è stata radiata per aver difeso l'ex calciatore Padovani in un video su TikTok, compromettendo la reputazione della categoria.

Femminicidio Matteuzzi. Psicologa difende il killer. E’ stata radiata dall’Ordine

Manuela Bargnesi, la psicologa radiata dall’Ordine marchigiano

Manuela Bargnesi sarebbe "caduta nella trappola di una relazione abusante". O ancora: "Non è il maschio alfa, ma un soggetto fragile e volto alla depressione". Per arrivare ad una riflessione sulle "relazioni disfunzionali" che possono "portare a fare ciò che non avresti mai fatto, a essere ciò che non sei". Parole choc, pronunciate da Bargnesi in un video su TikTok in cui parlava del femminicidio di Alessandra Matteuzzi e in cui avrebbe preso sostanzialmente le difese dell’ex calciatore di Senigallia ed ex fidanzato della donna assassinata a Bologna il 23 agosto 2022, poi condannato all’ergastolo in appello. Un video divenuto virale, cliccato da migliaia di utenti. E che, in questi giorni, l’hanno portata alla radiazione dall’Ordine degli psicologi delle Marche. Una decisione che, secondo lo stesso Opm, "ha gravemente compromesso la propria reputazione e la dignità dell’intera categoria professionale". Bargnesi, che con Padovani ebbe alcuni colloqui in carcere, ha pubblicato quei filmati tra dicembre 2023 e gennaio 2024.

A denunciare la gravità dell’accaduto è stata la sorella della vittima, Stefania Matteuzzi, assistita dall’avvocata Chiara Rinaldi. Fino al provvedimento dell’Ordine marchigiano guidato da Katia Marilungo, consigliere relatore Paolo Mengani, assunto dal Consiglio disciplinare della regione dove risiede ed era iscritta. Dura la relazione. Avrebbe agito, per l’Opm, "senza il minimo rispetto per la dignità professionale, violando con il suo comportamento il decoro e rappresentando in maniera deplorevole la professione di psicologo". Sarebbero nove gli articoli del Codice deontologico violati, che in ordine sparso vanno dal segreto professionale al principio di responsabilità. Ed era stata lei stessa ad ammettere, pur di sostenere la sua tesi, che si era basata proprio su quei confronti avuti nel penitenziario con Padovani. Ma aveva persino parlato di Alessandra, pur senza averla mai incontrata in contesto clinico e senza mai citare testi o autori, né i criteri di riferimento.

Per l’Opm, quel che "va stigmatizzato con il massimo rigore" è anche l’utilizzo del social network: non può essere, infatti, una piattaforma social e tantomeno TikTok, come si evince dalla sentenza disciplinare, il luogo deputato per uno psicologo, dove riportare e discutere della propria attività professionale. Il decoro e l’immagine stessa della professione risultano così essere profondamente lesi. Non è ammissibile, ha proseguito il Consiglio, che la professione possa essere contaminata e veicolata nei social network e ancora più gravi sono i contenuti espressi. La professionista non avrebbe minimamente colto la gravità delle questioni trattate e la loro estrema pericolosità: come l’eventualità, per esempio, che un maltrattante possa accusare la compagna di istigarlo nei suoi comportamenti violenti, proprio sulla base di quanto affermato nelle frasi dei video. E pensare che quando le era stato chiesto conto di quello che aveva fatto, avrebbe risposto così: "Non ho fatto nulla in malafede e non pensavo di infrangere le regole". Ma quell’aver infranto le regole, in realtà, ha prodotto la sanzione disciplinare più grave: la radiazione dall’Ordine degli psicologi delle Marche. Sanzione che, tuttavia, potrebbe essere impugnata dinanzi al Tribunale di Ancona.