Mancini il tuttofare: "Era cruciale vincere"

Il ritratto dell’affidabilità in casa Vigor porta il volto di Lorenzo Mancini. Un giocatore di rara versatilità, in grado di...

Il ritratto dell’affidabilità in casa Vigor porta il volto di Lorenzo Mancini. Un giocatore di rara versatilità, in grado di coprire tutti i ruoli del centrocampo e all’occorrenza vestire i panni di terzino destro.

Un fedelissimo di Clementi, un profilo che può risolvere problemi in tutte le fasi di gioco. Un paio d’anni fa aveva trovato anche un discreto feeling con il gol grazie ai suoi mortiferi inserimenti, ultimamente però la duttilità tattica di Lorenzo è diventata un’arma imprescindibile per Clementi che, complice il momento piuttosto difficile dei terzini di ruolo, ha deciso di impiegarlo in fase difensiva, ottenendo così più equilibrio ed esperienza.

Mancini è sempre molto morigerato, anche nei giudizi, per questo il suo parere sul derby appena vinto dalla Vigor può essere utile a scattare una fotografia della reale situazione in casa rossoblu.

"È stata una vittoria importante, contavano solo i 3 punti, nient’altro, serviva concretezza ed altrettanta concentrazione - dice Lorenzo Mancini -. Purtroppo eravamo reduci da due partite sottotono in cui abbiamo raccolto zero punti e solo una vittoria avrebbe potuto permetterci di rialzare la testa. Come ha detto il mister, non siamo stati così brillanti nel palleggio, ma la posta in palio era troppo alta e non volevamo in alcun modo fallire. Ci siamo riusciti e da qui voltiamo pagina".

Tanti meriti vanno alla Vigor, ma la Civitanovese non è stata da meno ed ha saputo mettere in crisi la squadra di Clementi nonostante il risultato.

"La Civitanovese è un’ottima squadra, lo sapevamo e lo hanno dimostrato anche domenica - rimarca il versatile centrocampista rossoblu -. Se analizziamo la gara non hanno affatto sfigurato, anzi, sono riusciti a metterci sotto pressione, hanno sfiorato il pari creando varie occasioni, d’altra parte possono contare su ottime individualità in tutti i reparti - prosegue il centrocampista di Ostra Vetere -. Ad essere onesto il mio approccio alla gara non è stato memorabile, purtroppo ho perso una palla che avrebbe potuto creare guai peggiori, dovrò prestare più attenzione, alla fine però sono riuscito ad adattarmi ed ho portato il mio contributo".

Ad onor del vero, domenica scorsa Mancini è andato ulteriormente oltre i propri limiti.

Nell’ultima gara il tecnico lo ha spedito nella corsia di sinistra dove ha garantito senza battere ciglio sia un’ottima spinta in fase offensiva sia affidabilità in copertura.

"Cambiare ruolo non mi crea alcun problema, è chiaro che la mia attitudine è quella di coprire le zone del centrocampo dove ho mosso i primi passi nel mondo del calcio - conclude Mancini -, tuttavia vesto i panni di terzino da tanto tempo e mi sto abituando. A sinistra mi viene meno naturale non essendo mancino, ma il mister sa che posso adattarmi ad ogni evenienza".

Archiviata questa gara, è già tempo di tuffarsi nel prossimo impegno. La squadra è tornata al lavoro per preparare la difficile trasferta di Termoli, nel frattempo la società sta lavorando senza sosta per mettere a disposizione dello staff tecnico la punta che darebbe un po’ di riposo a capitan Pesaresi.

Nicolò Scocchera