REDAZIONE ANCONA

Mancano i bagnini di salvataggio, il Comune pensa a Senigallia Servizi

E’ la società che si occupa anche di spiagge: non c’è più personale qualificato che vuole fare questo mestiere così rischioso

Mancano i bagnini di salvataggio, il Comune pensa a Senigallia Servizi

Mancano i bagnini di salvataggio, si valutano modifiche anche alla gestione del servizio. Quello della mancanza degli addetti al salvamento è un problema che si ripropone da diverse stagioni, nonostante ogni anno vengono avviati corsi per ‘sfornare’ nuovi baywatch: uno è in corso presso la Società Nazionale Italiana Salvamento. Il costo del servizio è aumentato negli ultimi anni e da tempo si pensa di estenderlo a tutti i soggetti che usufruiscono del servizio: dai bar ai ristoranti, passando per gli stabilimenti balneari, fino agli hotel. Il Comune si fa carico, come ogni anno, di attivare il servizio nelle spiagge libere e sono sempre meno gli stabilimenti che coprono autonomamente il servizio. Ormai da decenni, ad occuparsi del servizio di salvamento sulle spiagge, sono le cooperative che però faticano a trovare il personale: i baywatch sono soprattutto studenti che spesso optano per fare altri lavori stagionali in modo da poter guadagnare di più ed avere meno responsabilità. Un cambiamento potrebbe però essere all’orizzonte: "Si tratta di personale qualificato che interviene in situazioni di emergenza salvando vite umane – spiega Elena Campagnolo, assessore all’Ambiente e al Porto – siamo disponibili a sederci ad un tavolo per valutare proposte e individuare una soluzione. Senigallia Servizi potrebbe essere il soggetto individuato per gestire il servizio, dopo aver fatto tutte le valutazioni del caso e dopo che ci saranno presentate le problematiche e le difficoltà a cui gli operatori balneari vanno incontro. Senigallia Servizi è la società che si occupa di spiagge, del porto e potrebbe prendersi in carico anche il Servizio di Salvamento. Non ci siamo mai tirati indietro".