Manca la continuità. In troppi sottotono

L'Ancona perde a Teramo in una prestazione deludente, con errori di reparto e individuali. La squadra non riesce a reagire, ma si guarda avanti al prossimo derby.

Manca la continuità. In troppi sottotono

Anche a Teramo tifosi encomiabili

L’Ancona non riesce a dare continuità al proprio rendimento e cade a Teramo in quella che è probabilmente la prima prova davvero deludente da inizio stagione. Errori di reparto, altri individuali, una giornata no di diversi biancorossi: sono tante le cause che possono aver portato i dorici a cadere al Bonolis, terza sconfitta di questo campionato. In campo non convince nessuno, meglio degli altri Pecci, subentrato nella ripresa, ma anche Alluci, il più pericoloso sotto la porta avversaria insieme a Belcastro. Per tutti gli altri è una giornata da dimenticare. L’Ancona del primo tempo non è gran che, concede tanto agli avanti avversari, il gol attorno alla mezz’ora ne è la prova con i due trequartisti troppo liberi di fare quello che vogliono, Touré in fase di costruzione e D’Egidio in mezzo all’area.

Però l’Ancona c’è e qualcosa di buono lo costruisce, soprattutto con Belcastro, per la prima mezz’ora resta in partita. Ma una volta in svantaggio non riesce a cambiare passo, a mettere in difficoltà il Teramo, avversario che sembra sempre più rapido nell’arrivare sul pallone rispetto a Boccardi e compagni. Nella ripresa il cambio dei due esterni permette ai dorici di alzare un po’ il baricentro del gioco, ma in difesa l’Ancona in diverse occasioni corre seriamente il rischio di subire un altro gol, sempre per merito dell’incontenibile Touré. Il problema, però, è che dall’altra parte non riesce mai a impensierire Di Giorgio, non una conclusione nello specchio della porta avversaria nel corso della ripresa, e questo nonostante Gadda provveda rapidamente a tutti i cambi a disposizione.

Niente da fare, il rendimento dell’Ancona non cambia, costruisce decisamente troppo poco per pensare di poter pareggiare un incontro che il Teramo dimostra di voler vincere e di saper controllare. E in cui getta al vento in più di un’occasione la palla del raddoppio. Per i dorici s’è trattato di una giornata no, insomma, una prestazione negativa un po’ di tutta la squadra, apparsa annebbiata, incapace di trovare le giocate che s’erano viste in altre circostanze, con una difesa che ha ballato per tutta la partita.

Ma anche davanti ha costruito davvero poco: un solo tiro nello specchio della porta avversaria, quello di Belcastro nel finale di primo tempo, sventato da Di Giorgio. Sconfitta senza attenuanti, insomma, ma nessun dramma. Questo gruppo ha cominciato a conoscersi lo scorso 5 agosto, primo giorno di ritiro: due mesi e dieci giorni oggi, poco tempo per una rosa assemblata da zero, con appena cinque elementi che si conoscono solo perché hanno giocato insieme la scorsa stagione a Ravenna con Gadda.

Una pausa di rendimento ci sta tutta, insomma, in un processo di crescita che darà i suoi frutti nel corso del campionato, con gli eventuali aggiustamenti che si renderanno necessari e cui la società provvederà a gennaio. Intanto c’è la settimana "corta" che precede il derby in programma sabato pomeriggio alle 15 al Del Conero contro la Civitanovese. Squadra in campo da oggi pomeriggio al Coppo di Sirolo: dovrebbero essere tutti a disposizione, tranne naturalmente Ramires fermo per uno stiramento.

Giuseppe Poli