Ancona, 25 ottobre 2024 – “Vogliamo abbattere il muro di omertà”. L’avvocato Pia Perrici, legale di Francesco Calcina e Viktorjia, genitori di Leonardo, il 15enne che si è tolto la vita con un colpo di pistola lo scorso 14 ottobre a Montignano di Senigallia, ha ripercorso ieri mattina in una conferenza stampa con i genitori dello studente morto ogni momento alla ricerca della verità. “Leonardo era vittima dei bulli e non è l’unico, l’anno prima anche il suo amico era stato vittima dello stesso bullo che ha tormentato per dieci giorni, insieme ad altri due minorenni, Leonardo – ha spiegato l’avvocato Pia Perricci – Siamo qui per cercare l’aiuto di tutti a ricostruire la vicenda, perché si possa arrivare a capire cosa è successo in quella scuola. Siamo qui per abbattere il muro di omertà”.
Il legale ha ripercorso ogni passaggio: “Nessuna chiamata da parte della scuola, dei professori, nessun contatto dopo l’accaduto – prosegue il legale – il 14 ottobre i genitori di Leonardo non potevano più entrare nel registro elettronico, poi sono riusciti ad entrare di nuovo e ieri erano ancora impossibilitati. Leonardo non aveva preso un brutto voto a scuola o meglio non ha mai saputo di averlo preso, ci è stato detto di un quattro e mezzo, ma la verifica è stata riportata quando Leo non c’era più”.
Telecamere non funzionanti, progetti in stand by e tanti altri ‘buchi neri’ nella scuola: “Stiamo cercando di ricostruire tutto, stiamo preparando un dossier perché bisogna venire a conoscenza di quello che accade dentro quella scuola – prosegue la Perrici – ieri hanno fatto un altro furto ai danni di uno studente. C’è stata una rissa tra due giovani di cui uno che ha difeso Leonardo e l’altro che diceva di non fare il suo nome agli inquirenti. Nel registro non ci sono note nei confronti della classe e nemmeno nei confronti del singolo alunno, eppure ci sono ragazzi che hanno testimoniato spontaneamente, ci sono persone che ci contattano per raccontarci alcuni fatti. Eppure lì nessuno sa niente. Il professore con cui Leo si è confidato non si è preoccupato di avvisare i suoi genitori che non sono mai stati contattati da nessuno per questa situazione”.
Un ragazzo solo contro i bulli, abbandonato dall’intero sistema scuola, sono queste le accuse dell’avvocato Perrici nei confronti di dirigente e professori: “Pretendo e farò in modo che i docenti che hanno sbagliato vengano licenziati, devono pagare. Io mi appello alla giustizia”. L’avvocato Perricci si muoverà sia in sede penale che in sede civile, anche nei confronti della scuola.
Il legale ha contattato, dopo il suo intervento, anche il Ministro Valditara: “Lo incontreremo il 7 novembre – ha spiegato – lo ringraziamo per la sua vicinanza ed umanità e anche a lui consegneremo il dossier nella speranza di fare chiarezza e di capire cosa accade dentro quella scuola dove nel regolamento è scritto che se un genitore lede il buon nome dell’Istituto, ne risponderà il figlio con ammonimento e sospensione”. L’avvocato va avanti anche su quanto accade all’interno della gestione dell’Istituto: “Lo sportello psicologico non è attivo ma è stato sospeso il 20 dicembre 2024 – prosegue – c’è scritto che sarà attivo dal 30 dicembre 2020. Bisogna fare chiarezza anche su questo, il 14 ottobre è stato aperto uno sportello psicologico dalle 15 alle 15,45 per mille e 200 studenti”.
Lunedì il legale farà richiesta perché possano essere ritirati anche i cellulari dei giovani denunciati oltre al cellulare di Leonardo che è già nelle mani della Procura dei minori insieme alla Playstation e al pc portatile.