È arrivato al pronto soccorso cianotico e con insormontabili difficoltà respiratorie. Nonostante la sua giovane età e un fisico forte, i sanitari che l’avevano preso in carico poco prima nel suo appartamento di Montemarciano, non hanno potuto evitare l’irreparabile. Ora sarà l’autopsia richiesta dai familiari a spiegare il perché di tanto improvviso dolore. Se n’è andato così all’età di 46 anni (ieri all’Ospedale Regionale Torrette di Ancona) il professor Valentino Bellucci, nato a Weinheim, in Germania, ma a lungo tempo residente a Montecchio di Vallefoglia. Da quando aveva una nuova compagna si era trasferito con lei a Montemarciano. Ed è stata proprio la donna, sentendolo rantolare nel letto, a chiamare ieri mattina presto il 118. Aveva appena 46 anni Bellucci, ma già tanta esperienza sulle spalle come giovane talentuoso filosofo, poeta e saggista. Aveva insegnato prima presso le università di Macerata e di Urbino, poi era stato docente di Storia e Filosofìa in vari licei italiani, finché non si era dedicato esclusivamente allo studio della cultura vedica e all’esoterismo. Ha pubblicato prima un saggio sulla mistica indiana più esoterica: lo yoga devozionale indiano. Il Vaishnavismo (Xenia 2011). Ma al suo attivo aveva anche tanti altri importanti saggi e articoli di filosofìa e orientalistica. In Rete aveva infine molte migliaia di seguaci, tanto più perché si occupava di Bhakti-yoga all’interno della millenaria tradizione spirituale di Maestri qualificati (brahma-madhva-gaudya-sampradaya). Amava dipingere e si dedicava alla poesia per la quale aveva vinto numerosi premi. "Era un eclettico, ci mancherà" dicono gli amici che lo descrivono anche come un uomo intransigente, più che complicato complesso come solo uno studioso di sociologia può essere, intransigente nelle sue posizioni, vegano e no vax convinto.
Tiziana Petrelli