REDAZIONE ANCONA

Malore durante la perquisizione: muore in ospedale

I carabinieri si erano presentati a casa di un 48enne per un controllo, trovata droga in casa. Subito soccorso: possibile un’overdose

Malore durante la perquisizione: muore in ospedale

Si sente male durante una perquisizione e muore in ospedale per un arresto cardiaco, c’è il sospetto di un’overdose: oggi sul corpo del 48enne senigalliese sarà effettuata l’autopsia. Sono stati i carabinieri a dare l’allarme per chiamare il 118 quando, arrivati nell’abitazione dove vive l’uomo per sottoporla a una perquisizione, si sono accorti che il 48enne era stato colto da un malore. A nulla sono serviti i soccorsi: il 48enne è deceduto in ospedale per un arresto cardiaco. La perquisizione ha dato esito positivo. Le indagini sono ancora in corso. Oggi sul corpo dell’uomo sarà effettuata l’autopsia per capire se ad ucciderlo sia stata una dose fatale.

L’uomo era molto conosciuto in città dove la notizia della sua scomparsa si è diffusa nelle prime ore della mattinata di ieri, dove in tanti hanno voluto mostrare solidarietà alla compagna e ai familiari. Da qualche tempo il 48enne era oggetto di osservazione da parte degli uomini dell’Arma al lavoro per arginare il fenomeno dello spaccio e dell’uso di sostanze stupefacenti. Una task force continua quella delle forze dell’ordine che si intensifica nei mesi estivi, quando la popolazione in città aumenta notevolmente per via dei turisti e in prossimità dei grandi eventi, quando in tanti arrivano sulla spiaggia di velluto per non perdersi le tante iniziative in cartellone. Ormai da tempo i riflettori sono accesi sulle zone abitualmente frequentate da pusher e tossicodipendenti. Tra queste, la stazione ferroviaria e il capolinea degli autobus affollato nei mesi invernali da tantissimi studenti. Giardini Morandi e il parterre della Rocca Roveresca fanno parte delle aree sotto controllo, così come alcune zone del centro storico che sono diventate luogo di aggregazione dei giovanissimi.

Controlli che si intensificano ancora di più durante la Movida, che nei mesi estivi si sposta sul lungomare. Tolleranza zero anche nei confronti dell’alcool, dove i controlli sono mirati per lo più ad evitare la somministrazione a minorenni, in più occasioni trovati in condizioni di abuso alcolico. Nei mesi invernali sono state fatte numerose campagne di prevenzione che hanno interessato gli studenti delle scuole secondarie e degli istituti superiori e hanno toccato anche tante comunità dell’entroterra dove, anche in tempi recenti, sono state sorprese persone in possesso di quantità importanti di sostanze stupefacenti.