REDAZIONE ANCONA

Malata di endometriosi. Odissea per la risonanza. Uno sportello taglia attese

Il caso di una 37enne di Chiaravalle accende nuovamente la polemica

Malata di endometriosi. Odissea per la risonanza. Uno sportello taglia attese

Il caso di una 37enne di Chiaravalle accende nuovamente la polemica

"A mia figlia, 37 anni, malata di endometriosi è stata prescritta il 12 novembre una risonanza al basso addome con e senza contrasto. Ma nonostante le chiamate al Cup, l’inserimento nelle liste di pre-appuntamento, le lettere alla direzione dell’azienda sanitaria e all’Urp e le diffide da parte dello sportello salute, ancora non ha ottenuto il suo appuntamento. Per farla in pochi giorni avrebbe dovuto pagare 320 euro come già fatto in passato ma lei nemmeno lavora". A parlare è la mamma di una ragazza chiaravallese che in verità un appuntamento per quella risonanza l’aveva pure ottenuto, per il 28 novembre scorso all’Inrca. Ma il destino ha voluto che proprio quel giorno la giovane sia stata sottoposta a ricovero per un intervento chirurgico e ha dovuto rinunciare all’appuntamento. "Ci hanno detto – riferisce la mamma - che non si poteva spostare quell’ appuntamento per la risonanza e che avremmo dovuto ricominciare tutto daccapo e con un’altra impegnativa sempre con priorità B (da effettuare entro 10 giorni). Così abbiamo fatto ma il posto non c’era di nuovo. Hanno detto di averla inserita in lista di pre-appuntamento e ci hanno proposto il 30 dicembre come data ma è passato oltre un mese dalla richiesta di risonanza indicata dallo specialista e mia figlia ha forti dolori che necessitano una diagnosi in tempi brevissimi. Ad oggi non siamo stati contattati nonostante lettere, Pec e diffide da parte dello sportello salute. Tre in tutto: abbiamo anche scritto che in caso di mancato appuntamento ci rivolgeremo al privato chiedendo poi al pubblico il rimborso. Sono andata anche personalmente all’Urp – conclude la mamma - dove mi hanno detto che la richiesta di questa risonanza risulta inserita in lista di pre-appuntamento. Ma nulla. Non sappiamo più che altro fare". A Chiaravalle nei mesi scorsi è nato uno "sportello salute", nell’ ambito della lista Chiaravalle Domani, proprio "a tutela dei cittadini che non vedono rispettati dai competenti uffici del sistema sanitario nazionale – spiega il referente Giorgio Alcalini - i tempi previsti dalle normative nelle erogazioni dei servizi sanitari. Nelle Marche ci sono solo due associazioni che svolgono questo servizio". Al lavoro ci sono dei volontari, alcuni provenienti dal mondo sanitario. A Chiaravalle in via Gramsci 7, all’ entrata dell’ex Campo Boario, oggi Parco Gianni Ravera (orario di ricevimento del pubblico dalle 9 alle 12 del lunedì) e a San Benedetto del Tronto.

Sara Ferreri