
Il muro dei maceratesi ha potuto poco nel match di ieri contro Cuneo (. foto Mauro Pianesi)
CUNEO
BANCA FISIOMED: Pozzebon, Marsili 1, Ichino 3, Ferri 7, Valchinov 8, Ottaviani 2, Fall 8, Sanfilippo, Dimitrov 4, Klapwijk 4, Berger 4, Gabbanelli (L1). NE: Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico
MA ACQUA S.BERNARDO CUNEO: Pinali 15, Codarin 11, Sottile, Malavasi, Sette 7, Allik 8, Volpato 12, Compagnoni, Mastrangelo, Brignach, Cavaccini (L1). NE: Agapitos, De Souza, Oberto (L2). All. Battocchio Matteo, Ass. Morando Matteo
Arbitri: Chiriatti e Cecconato
Parziali: 16-25, 20-25, 19-25.
Note - Battute punto Macerata 1 con 15 errori, Cuneo 6 con 11 errori. Muri punto Macerata 5, Cuneo 7. Attacco punto Macerata 45%, Cuneo 55%. Ricezione positiva Macerata 56% (26% perfetta), Cuneo 61% (39%). Mvp: Sottile.
Non c’è stato niente da fare: Cuneo si dimostra più forte e conquista i 3 punti in palio ai danni di una Banca Macerata Fisiomed apparsa in difficoltà come mai in passato, anche nelle altre gare contro le big del campionato. E per le ultime due partite serviranno altre prestazioni per centrare la permanenza nell’A2. Primo set. I piemontesi allungano il passo (7-10). Macerata prova a riprendere gli avversari, ma Cuneo gioca bene. La squadra di casa è poco fluida nel cambio palla a differenza degli avversari. Cuneo è padrona del set e Sette chiude con un mani out (16-25. Secondo set. Coach Castellano inserisce Dimitrov, Ferri e Sanfilippo. Il problema è che Macerata non trova equilibrio al servizio: si alternano errori a battute che non mettono in difficoltà gli avversari che scappano ben orchestrati da Sottile. Poi ci pensa Pinali (12-17). Anche questo set è di Cuneo e l’errore in battuta di Marsili chiude il parziale (20-25). Terzo set. Macerata soffre ancora la battuta cuneese (2-4). Loro sono forti e in più ci sono anche gli errori dei locali. Pozzebon rileva Marsili in cabina di regia (10-16). Cuneo domina al Banca Macerata Forum in una partita che non è mai in discussione, chiude l’errore dai nove metri del rientrante Klapwijk (19-25).