Balneari, proroga fino al 2027: "Non siamo soddisfatti". Sono molti gli operatori balneari di Senigallia che, nonostante la spada di Damocle della Bolkestein, hanno investito nei loro stabilimenti balneari, rinnovandoli nella speranza che, le tante richieste avanzate in questi anni dalle associazioni di categoria potessero essere accolte. "È un decreto legge che deve essere convertito in legge e non ci soddisfa nel modo più assoluto – spiega Andrea Giuliani, referente Confartigianato Imprese Balneari Ancona-Pesaro Urbino – Viene riconosciuto il valore commerciale aziendale, il valore di ammortamento e investimento fatti negli ultimi cinque anni, gli stessi in cui molti hanno investito poco proprio per il timore di perdere la concessione". Una magra consolazione riguarda la proroga fino al 2027: "Ci era stato detto che l’Unione Europea non concedeva l’estensione e invece con questo decreto i Comuni hanno la possibilità di fare gare nel 2027 e speriamo si possa arrivare al 2028. Ma questo non basta a togliere la preoccupazione dei nostri associati, che si vedono sfumare il lavoro di una vita. Ci sono figli che non si sono iscritti all’Università e dopo la scuola si sono buttati nell’impresa di famiglia e ora potrebbero trovarsi a breve senza lavoro". Aste che ormai sembrano inevitabili: "Provvederemo a portare avanti iniziative di protesta, ci faremo sentire nella speranza che questa volta le nostre proposte possano essere ascoltate". Il tam tam tra i balneari è già partito e mentre c’è chi pensa a smontare le attrezzature, c’è chi pensa a terminare quella che è stata una stagione positiva nonostante il fantasma delle mucillagini che sulla Spiaggia di velluto non ha creato disdette. Ora per il rush finale i bagnini si sono organizzati anche per mantenere aperti gli stabilimenti nonostante la proroga del servizio di salvamento.
Cronaca"Ma in questi anni pochi investimenti"