
Romagnoli e Cantarini: "Produrremo tutta la documentazione nelle sedi dovute"
Sia il presidente del circolo Erèsia, Nico Romagnoli, sia il presidente dell’Arci, l’avvocato Michele Cantarini, interpellati dal Carlino sulla sanzione ricevuta dalla polizia, sostengono di non avere ricevuto il verbale, pertanto Romagnoli si è limitato a dichiarare: "Non sono d’accordo con quanto rilevato dalla polizia, quindi produrrò nelle sedi dovute tutta la documentazione necessaria per contestare l’ipotesi di reato, se sarà necessario anche di fronte al giudice di pace". Il presidente dell’Erèsia , informato che la questura ha comunicato di avere eseguito l’ispezione "intorno all’una di notte", ha precisato che gli agenti sono arrivati alle 23.13. La polizia, stando al comunicato stampa, è intervenuta a causa di "un esposto di alcuni residenti che lamentavano rumori molesti e musica ad alto volume". Come rivelato dal Carlino all’inizio di marzo, in effetti, i condomini di vicolo Bonarelli si sono riuniti più volte, manifestando l’intenzione di far chiudere il locale. Il circolo Erèsia, aperto a settembre, in pieno centro, in vicolo Bonarelli, dove un tempo c’era il Museo del Giocattolo, ha radunato, in appena sei mesi di attività, duemila soci, creando una piccola movida in un’area densamente popolata. La convivenza con i condomini, pertanto, si è dimostrata sin da subito difficile. Romagnoli ha partecipato in prima persona a una delle riunioni di condominio più infuocate, ma senza grandi risultati, vedendosi costretto a chiedere, con l’intermediazione del vicepresidente del Consiglio comunale Francesco Rubini, l’intervento dell’assessore all’economia della notte, Marco Battino, e del sindaco Daniele Silvetti, che hanno mostrato interesse alle attività del circolo, partecipando persino, entrambi, a un incontro organizzato nella struttura, il 7 marzo, per parlare di "Spazi rigenerati e rigeneranti". In quell’occasione emerse in altre città italiane, come Bologna, la buona pratica di creare tavoli tra istituzioni e i vari portatori di interesse, tra cui gestori di locali e residenti. Finora non era emersa la necessità di farlo per i circoli del centro. Potrebbe essere questa l’occasione giusta.
Valerio Cuccaroni