Pittore, scultore, poeta, ma anche scrittore e grafico. La sua, una vita al servizio dell’arte. Se n’è andato ieri, all’età di 87 anni, Augusto Salati.
È scomparso nella sua casa-studio di Falconara, dov’era andato a vivere dopo il terremoto di Ancona – sua città natale – dal 1972. Dai ricordi che affiorano, Salati ha vissuto con quell’introversione propria dei grandi, che è stata pudore e al contempo svelamento dei suoi tesori.
Lunga è la lista delle esposizioni personali e collettive cui ha partecipato fin da giovanissimo. Tra le altre: l’Art Jonction International di Nizza (1987); la Rassegna d’arte contemporanea marchigiana di Amsterdam (1964); Premio Sironi a Napoli (1969); IX e X Expo Arte Bari (1984 e 1985); il Premio nazionale della Pubblica Istruzione per la Sezione Antichità e Belle arti di Roma (1970-72).
Ma anche il Premio Marche, Ancona (1966-67); Galleria Puccini di Ancona (1961); il premio Gianbattista Salvi di Sassoferrato, oltre alla partecipazione a diverse mostre organizzate dal circolo Antognini di Ancona, in diverse città delle Marche e d’Italia. Tanti anche i lavori sui testi e sulla musica: ha dedicato un libro di venti tavole e altrettante tele al famoso poeta Mario Luzi, presentato a Recanati alla presenza del poeta e dell’allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro (1996).
Quindi le opere dedicate a Schubert, Rossini, Leopardi e D’Annunzio. Tra i suoi ultimi successi, nel 2023, ha vinto il primo premio sezione narrativa del XXXV Concorso nazionale di Poesia e Narrativa ‘Riviera Adriatica’. Ha collaborato anche con la Sovrintendenza e, in carriera, ha pubblicato alcuni romanzi. Lascia l’amatissima moglie e compagna di una vita e il frutto del loro amore, tre figlie e un ragazzo.
Chi vorrà salutare Augusto Salati per un’ultima volta potrà recarsi alla Casa funeraria Pieroni di via Marconi a Falconara.