L’ultimo bluff. Avevano chiesto l’aiuto dell’ex presidente Siena

Emiliano Montanari sarebbe colui che la notte del 4 giugno avrebbe dovuto coprire i bonifici.

L’ultimo bluff. Avevano chiesto l’aiuto dell’ex presidente Siena

L’ultimo bluff. Avevano chiesto l’aiuto dell’ex presidente Siena

Ma cos’è successo, esattamente, quella notte del 4 giugno scorso in cui l’Us Ancona ha bruciato tutte le speranze di una città di iscriversi alla serie C? Se lo chiedono in molti, almeno le diverse centinaia di tifosi che sono rimasti ammassati fino a tardi fuori dai cancelli della Figc di Ancona, dove al piano terra ha sede, o meglio, bisognerebbe dire "aveva" sede, l’Us Ancona. Quel pomeriggio c’era in agenda un incontro tra il mister Boscaglia e i tecnici del settore giovanile, ma in sede s’è parlato d’altro. Sì, perché se alla mattina il presidente Tony Tiong s’era reso disponibile a saldare la sua parte di quel corrispettivo di circa 430mila euro che serviva per pagare gli stipendi di marzo e aprile, attorno alle 15.30 lo stesso ex presidente Tiong ha chiuso definitivamente i rubinetti, spiegando (poco) che non avrebbe versato neanche un centesimo. Mauro Canil, che era pronto a fare la sua parte, versando – pare – circa la metà dell’importo complessivo, ha detto che non avrebbe potuto far fronte all’intera cifra, e con il trascorrere dei minuti s’è innescata la crisi in casa Us Ancona, quella che ha portato alle immediate dimissioni del responsabile dell’ufficio stampa, Paolo Papili, e da quel momento a un crescendo di delusione e rabbia nella tifoseria che è accorsa alla sede di via Schiavoni per chiedere chiarimenti, e non solo. Più tardi le forze dell’ordine hanno riportato la folla accorsa in sede a uno stato di calma apparente: gran parte della tifoseria ad attendere notizie fuori dai cancelli, una delegazione dentro, insieme alla dirigenza dell’Ancona, composta da Roberta Nocelli e dal consigliere Antonio Postacchini. Attorno alle 22 è arrivato in presunto aiuto all’Us Ancona, tramite un intermediario anconetano, un imprenditore che s’è dichiarato disponibile a versare la cifra richiesta, chiedendo, in cambio, di rilevare l’Ancona a zero euro. L’imprenditore in questione risponderebbe, pare, al nome di Emiliano Montanari, ex patron del Siena ma anche di altre società sportive, personaggio discusso cui anche Striscia la Notizia ha dedicato un recente servizio. Sarebbe lui ad aver effettuato quel bonifico che ha permesso all’Ancona di dare a sua volta la disposizione dei bonifici in direzione dei giocatori – il momento era alquanto disperato –, salvo poi scoprire il dramma la mattina dopo. L’imprenditore, dunque, avrebbe in questo modo beffato l’Us Ancona. Non più del voltagabbana Tony Tiong, comunque, primo responsabile del fallimento sportivo di quella che un tempo sembrava essere la sua creatura, l’Us Ancona, la stessa che – beffa nella beffa – quest’estate avrebbe dovuto ospitare anche suo nipote, desideroso di giocare a calcio in Italia nel camp biancorosso che sarebbe stato organizzato a Cingoli.

Giuseppe Poli