GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

L’opposizione attacca subito: "Niente sconti all’assessora passata dal Pd alla destra". Anche il marito nel mirino

Nota congiunta sulla nuova nomina alla Cultura: "La famiglia Giorgetti-Paraventi potrà vantare da oggi una notevole e inopportuna concentrazione di potere".

Il sindaco Daniele Silvetti con il neo assessore alla Cultura Marta Paraventi

Il sindaco Daniele Silvetti con il neo assessore alla Cultura Marta Paraventi

Hanno rivendicato "un lavoro puntuale di controllo politico" i consiglieri Pd, Ancona Futura, Ancona diamoci del noi e Altra idea di città, "che si sono battuti per denunciare le storture delle politiche culturali dell’amministrazione Silvetti, difendendo il tessuto culturale della città". Un lavoro che, per loro, avrebbe dato impulso alla conclusione "prima del tempo" della "fallimentare esperienza amministrativa" dell’ormai ex assessore alla Cultura Anna Maria Bertini. Mercoledì, le dimissioni. All’indomani, ieri, quattro dei gruppi di minoranza sono tornati alla carica, bocciandone l’operato e ricordando "di aver fatto emergere in svariate occasioni questa totale inadeguatezza politica". Invece il sindaco Daniele Silvetti l’avrebbe "sempre difesa" e allora, hanno aggiunto, "riteniamo che la causa di questo ritiro sia da imputare alla manifesta incapacità politica e amministrativa di questa figura. Un’altra nomina fiduciaria del sindaco che si è rivelata un clamoroso fallimento, ennesima dimostrazione della scarsa capacità dello stesso Silvetti di sapersi circondare da persone fidate e competenti". Nel mirino anche "l’imposizione di Fratelli d’Italia che ha premuto per un’avvilente, quanto dannosa, spartizione delle poltrone, con il sindaco che ha ubbidito alle prescrizioni nominando alla Cultura una persona di fiducia dell’eurodeputato Carlo Ciccioli".

E per l’opposizione, "a causa di questi giochi di potere interni alla destra anconetana, il settore della cultura è andato in sofferenza per molti mesi, con un assessore alla Cultura (ormai ex) che oggi dichiara – ieri sul Carlino, ndr – perfino pubblicamente di essere stata costretta a ricoprire un ruolo che non desiderava affatto", tanto "che la Bertini è stata costretta a dimettersi proprio da chi l’aveva voluta in quel posto".

Critiche anche per il nuovo assessore Marta Paraventi, che dai "tavoli culturali del Pd" è balzata a Palazzo del Popolo col centrodestra. Per la minoranza "non un profilo tecnico", ma "una persona con un’esperienza di attivismo politico alle spalle nell’ambito del centrosinistra" che, nel recente passato, "ha criticato spesso e con convinzione le politiche culturali" a livello cittadino e regionale. "Non faremo sconti – hanno giurato i consiglieri di opposizione –, in quanto da oggi Marta Paraventi sarà un esplicito interprete della politica di destra". E non è finita: "Marta Paraventi non è l’unica in famiglia ad essere stata chiamata dal sindaco a svolgere un ruolo presso l’attuale amministrazione. Infatti negli ultimi mesi Silvetti ha assoldato quale consulente speciale per il turismo il compagno della neo assessora, Sandro Giorgetti – hanno concluso –. La famiglia Giorgetti-Paraventi potrà vantare da oggi una notevole e inopportuna concentrazione di potere: lei titolare della Cultura e lui consulente per il Turismo. Due ambiti strettamente legati ed interconnessi, che fanno capo alla stessa Direzione. Una coppia che ha rinunciato alla propria coerenza politica per mettersi a servizio del centrodestra e che deterrà nelle proprie mani buona parte degli orientamenti politici del Comune in merito agli ambiti turistici e culturali".