x"I fatti non sono andati secondo la denuncia, alla fine la vittima dell’aggressione sono stato io". A parlare attraverso l’avvocato nominato da lui e dalla sua famiglia, è il 19enne denunciato dalla polizia per lesioni nei confronti di una 56enne residente in via Canale. Era stato il Carlino, circa un mese fa, a raccontare i particolari di questa vicenda che aveva visto la polizia far scattare il procedimento dopo la denuncia della donna, suffragata da un testimone, un agente di polizia fuori servizio quella mattina. Tutto era nato da una discussione davanti al portone d’ingresso del condominio dove la 56enne vive con la sua famiglia. Animi accesi inizialmente a livello verbale, prima che si passasse ai fatti. Le due versioni non collimano, ma a restare nero su bianco sono i 30 giorni di prognosi riportati dalla donna dopo i calci subiti al volto e agli arti inferiori. Su quella versione, di cui il Carlino aveva riportato i passaggi e i dettagli suffragati dalla denuncia in questura, il 19enne, di origini straniere ma con cittadinanza italiana, ha da ridire: "Le cose non sarebbero andate esattamente come è stato raccontato – spiega l’avvocato Costantino Larocca – Non è stato il mio assistito a iniziare la disputa, ma la donna che per tre volte gli ha intimato di allontanarsi da quell’area. Non paga avrebbe poi schernito il mio assistito per il fatto di essere di origini straniere. Non ci sono stati insulti razzisti, ma parole di scherno sì, fino a quando la 56enne ha messo il telefono davanti al viso del ragazzo come se lo stesse riprendendo. In quel momento, forse lui ha sbagliato, invece di andarsene e di non rispondere alle provocazioni con uno scatto ha fatto cadere il telefono. La reazione di lei è stata molto forte, lei ha aggredito il mio assistito che per divincolarsi ha sferrato un calcio. Quanto accaduto è confermato dalla sua ragazza che era con lui e poi da altri giovani, nel frattempo arrivati sul posto oltre l’agente fuori servizio che poi si è occupato di calmare gli animi".
Una versione diametralmente opposta a quella della vittima dell’aggressione visto che, al netto di un presunto atteggiamento ostile, è stata lei a finire in pronto soccorso a Torrette. L’avvocato Larocca parla anche del comportamento generale del suo assistito: "Quel ragazzo è educato, non è mai stato aggressivo e non ha mai avuto problemi di questo tipo. Confrontandomi con il dirigente del liceo artistico ‘Mannucci’ mi ha confermato queste cose, di come lui abbia anche un discreto rendimento scolastico. Non siamo di fronte a un ragazzo violento, a un membro di una baby-gang e della maranza. Un ragazzo che adesso, ad appena 19 anni, deve affrontare un processo per quell’episodio".
p.cu.