"Lo Stretto, la mia sfida più grande"

L’incredibile storia di Andrea Lanari: nonostante l’invalidità è riuscito ad attraversarlo a nuoto con le protesi

"Lo Stretto, la mia sfida più grande"

"Lo Stretto, la mia sfida più grande"

"Raccontare la storia di qualcosa da dimenticare è difficile". Non è trascorso nemmeno un mese da quanto Andrea Lanari, 46enne di Castelfidardo che ha attraversato lo stretto di Messina nonostante sia invalido all’80%. Ospite della XIII edizione del 105XMasters, dove ha raccontato la sua avventura: "Nel 2022, dieci anni dopo l’incidente sul lavoro, l’amico Andrea Rossi mi ha lanciato un guanto di sfida che ho raccolto – spiega – ci ho impiegato un’ora 26 minuti e 26 secondi è stato molto duro e difficile, venivo da due settimane di stop, sono entrato in acqua e non ho pensato a nulla, dovevo solo raggiungere l’arrivo". Andrea Lanari è il simbolo di chi ce l’ha fatta, ha le protesi ad entrambe le braccioa: dodici anni fa stava facendo un collaudo ad uno stampo di tranciatura, subito dopo aver inserito il materiale sotto lo stampo, si è improvvisamente abbassata la pressa tranciandogli le mani fino a metà avambraccio. Coraggio, tenacia e tanta voglia di vivere, Andrea Lanari sta già pensando alla prossima impresa: "O la traversata Piombino Isola d’Elba o quella del Bosforo". Il 46enne è stato ospite del Comitato Paraolimpico, presente alla kermesse con un suo stand e tanti atleti pronti a raccontare quello che è accaduto e la forza per tornare a riprendersi un po’ di normalità: "Non è facile raccontare una storia che si vorrebbe dimenticare – prosegue Lanari – ho deciso di fare questa impresa per mostrare ai giovani che nonostante gli scherzi della vita, si possono ottenere dei risultati che nemmeno noi stessi non avremmo mai pensato di riuscirci, in questo modo possiamo sentiri di nuovo liberi e soprattutto diventiamo consapevoli di poter dare ancora tanto. Per noi l’appoggio di una manifestazione come questa è importante, dobbiamo far capire che si possano abbattere le barriere perché è fondamentale che ognuno possa continuare a confrontarsi con tutti nonostante tutto". Ha deciso di mettere la sua storia a servizio degli altri, anche nelle aziende per cercare miglioare la sicurezza ed evitare incidente che purtroppo sono abbastanza frequenti. Accanto allo stand del Comitato Paraolimpico c’è quello di Inail: "Stiamo creando un movimento – spiega il direttore generale di Inail Piero Iacono – Inail sta cercando di migliorarsi con l’aumento delle assunzioni in modo da poter sanare la carenza di personale che persiste in molti settori".