Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo, portabandiera dell'Italia alle Olimpiadi, condividono emozioni e aggiornamenti sui social durante la cerimonia di apertura a Parigi. Un momento di orgoglio nazionale e sportivo.
Selfie, sorrisi e social. È iniziata così l’avventura da portabandiera dell’Italia di Gianmarco Tamberi alle Olimpiadi. La leggenda del salto in alto, che condivide onori e oneri con la schermitrice Arianna Errigo, sin dalle prime ore del pomeriggio non ha difettato nel fornire aggiornamenti continui da Parigi. "Let’s go", il primo post all’uscita del Villaggio di Saint-Denis. E ancora, nei minuti precedenti all’imbarco sul battello dal Ponte d’Austerlitz: "Tutti a bordo, pronti a partire. Che squadra pazzesca", ha aggiunto la punta di diamante azzurra caricando l’ambiente.
Alle 19.35 il "bateau-mouche" sul quale viaggiavano ha iniziato a navigare il fiume Senna. Dopo un percorso di sei chilometri, è approdato al Pont d’Iléna un paio d’ore più avanti. Una cerimonia imponente e blindata, che la nostra selezione ha vissuto accanto a Giamaica, Islanda e Israele. Proprio su questo, ai microfoni della Rai, Gimbo aveva chiarito lasciando intendere di voler pensare solo allo sport: "Vorremmo tenere fuori la politica. Ma un po’ di pensiero c’è nel vedere i cecchini da ogni parte". E lo aveva documentato anche su Instagram, filmandone uno. Così Errigo sui Giochi a Cinque Cerchi: "Ce li vogliamo godere". E allora di nuovo Tamberi sulle emozioni uniche: "Un momento che ricorderemo tutta la vita".
Alle 20 un’altra pubblicazione. Di chi? Mister Half Shave: "Ciao. Abbiamo appena fatto la foto dell’anno. Carichi". E dietro di lui il plotone verde, bianco e rosso al gran completo. In un’immagine Gimbo era abbracciato al concittadino Tommaso Marini, capolista del ranking internazionale di fioretto. Alle 20.45, negli schermi di tutto il mondo, ecco Tamberi e i suoi in parata sotto il diluvio della Ville Lumière: "Italia, Italia, Italia", urlato a squarciagola. E quel Tricolore custodito e sventolato in alto. A rivendicare l’orgoglio di un’intera Nazione. Che inizia a sognare nuove e meravigliose imprese olimpiche.
Giacomo Giampieri
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