"Lo chalet diventa un asilo in mezzo al parco"

Regina Margherita senza bar, impazza la polemica dell’opposizione: "La giunta lo ha trasformato in un centro di aggregazione"

"Lo chalet diventa un asilo in mezzo al parco"

"Lo chalet diventa un asilo in mezzo al parco"

Lo storico chalet comunale dei giardini Regina Margherita riaprirà mercoledì prossimo fino a settembre ma al momento senza somministrazione di cibo e bevande. Niente bar insomma. E ridivampano le polemiche. "L’amministrazione Ghergo, dopo aver scavato la fossa allo chalet dei giardini con una gara di concessione andata deserta, tenta di uscirne con un progetto dell’ultima ora e con pesanti dubbi di legittimità. La pezza è peggio del buco – attacca dall’opposizione Lorenzo Armezzani -. La proposta, approvata giovedì in Giunta, vorrebbe trasformare lo chalet dei giardini in un temporaneo entro di aggregazione giovanile spendendo 30mila euro di risorse di bilancio per dieci settimane di apertura. Non sarà più quindi un servizio commerciale di somministrazione e aggregazione, come previsto dall’originale bando di gara. Vista la preoccupante inerzia della Giunta, avevamo proposto diverse settimane fa, di cambiare strategia per l’affidamento e avviare una negoziazione con gli operatori commerciali del settore, spaventati dalla richiesta mostruosa di un canone annuo a base d’asta di 32mila euro, soggetto a rialzo, oltre a ingenti lavori di ristrutturazione dell’immobile. Oggi – aggiunge Armezzani - le cose sono state completamente capovolte: prima il Comune voleva guadagnarci 32mila euro per 6 anni e i locali ristrutturati. Adesso ci spende risorse di bilancio sottraendole al capitolo delle Politiche giovanili oltre ad averci investito 20mila euro per lavori di ristrutturazione minimi e urgenti, deliberati all’ultimo consiglio comunale. In altre parole: dal guadagnarci almeno 32mila euro siamo passati a spenderne 50mila. Inoltre a febbraio, per la Giunta lo chalet deve servire non solo per l’esercizio di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, ma anche come spazio informativo turistico, di promozione del patrimonio storico culturale e naturalistico. A giugno, la Giunta scopre che è finita la scuola, che comincia l’estate e che all’improvviso l’esigenza di supportare gli adolescenti e i giovani è ancora più forte e pertanto ravvisa la necessità di attivare uno spazio di aggregazione in un luogo da loro frequentato durante l’estate che dovrà essere organizzato da operatori fra l’altro non meglio qualificati. In soldoni, un centro estivo per adolescenti, una colonia in mezzo ai giardini. Fra l’altro, in concorrenza con il Cag che a questo punto non si capisce a che cosa serva". "Quello che era un luogo dove, da sempre, persone di tutte le età trascorrevano del tempo soprattutto nelle serate estive consumando bevande e gelati ascoltando musica o assistendo a spettacoli – gli fa eco Pino Pariano- ora diventerà una sorta di asilo".

Sara Ferreri