Lo chalet della discordia è pronto a riaprire: "Cosa avremmo dovuto fare, privarcene tutti?"

Polemiche sulla riapertura dello storico chalet ai giardini Regina Margherita senza somministrazione di cibi e bevande. La maggioranza difende il progetto come luogo di socializzazione e crescita per i ragazzi.

Lo  chalet della discordia è pronto a riaprire: "Cosa avremmo dovuto fare, privarcene tutti?"

Lo chalet della discordia è pronto a riaprire: "Cosa avremmo dovuto fare, privarcene tutti?"

Lo storico chalet ai giardini Regina Margherita riaprirà tra appena quattro giorni ma non si placano le polemiche per la soluzione trovata dall’amministrazione comunale, la quale non prevede per il momento somministrazione di cibi e bevande. A replicare alle accuse dell’opposizione è la maggioranza: "Cosa avrebbe dovuto fare l’amministrazione comunale – chiedono i capigruppo Andrea Anibaldi (Rinasci Fabriano), Paolo Paladini (Pd) e Riccardo Ragni (Progetto Fabriano) - tenere chiusa la struttura per l’intero periodo estivo, privando migliaia di ragazzi dell’unico ritrovo offerto dalla città? Definire un ‘asilo in mezzo al giardino’ come ha fatto Armezzani un progetto serio ed innovativo per la gestione della struttura appare non solo ingeneroso, ma anche offensivo e francamente inquietante. Non era lo stesso Lorenzo Armezzani (Fabriano Progressista) che, all’indomani del bando non partecipato, aveva perorato la convocazione di tavoli di concertazione per dare risposte al bisogno di socialità e aggregazione negate dalle regole di mercato? Se un’operazione socio-culturale così pulita e virtuosa, rivolta in favore della collettività, frutto di un impegno sincero di tante persone (ad iniziare dall’assessore Serafini), che sa di cura per i ragazzi, che vuole essere una casa comune per tutti e di tutti, libera e gratuita, che vuole rendere i ragazzi stessi protagonisti della loro vivacità, con accoglienza e desiderio di aggregazione naturale, con al centro un progetto socio-educativo oltreché di tipo aggregativo, suscita tanto livore e malafede in chi si erge a vestale quotidiano dei valori della sinistra, alziamo le mani e ne prendiamo (amaramente…) atto. Ma andremo avanti. Forti delle nostre convinzioni e consapevoli di fare il bene di una fascia sociale, quella giovanile, così importante per questa città e per tutto l’entroterra montano". E ancora "da chi si erge a ‘maestro’ ed esperto di politiche giovanili ad ogni pie’ sospinto, da chi lamenta, costantemente, l’assenza di progetti ed attività da parte di questa amministrazione in favore dei giovani e ragazzi ci aspettavamo un apprezzamento o, quantomeno, un’attenzione diversa, in questo caso". Per la giunta "l’obiettivo del progetto chalet è offrire ai ragazzi un ambiente dove poter socializzare, ascoltare musica, giocare, divertirsi e crescere". Le attività proposte includono giochi, laboratori, e spazi ricreativi, grazie ad operatori qualificati. Le attività si svolgeranno fino al 7 settembre 2024, dalle 17 alle 24 dal martedì alla domenica.

Sara Ferreri