SARA FERRARI
Cronaca

Liste d’attesa senza via d’uscita nelle Marche. “Devo fare una mammografia ma non riesco a sapere quando”

Il caso della signora Silvia è emblematico: la ricetta prevede al massimo 120 giorni e, nonostante i solleciti e le lettere di Ast e assessore Saltamartini, non ha ancora prenotazione

La mammografia: un esame di prevenzione oncologica che può salvare la vita della paziente

La mammografia: un esame di prevenzione oncologica che può salvare la vita della paziente

Ancona, 14 ottobre 2024 – “Da quasi un mese ormai provo a prenotare un’ecografia mammaria. Ho un’impegnativa con priorità P (quindi da fare in 120 giorni, ndr) e non capisco come in tutta la regione non si trovi posto per un’ecografia da qui a 6 mesi, 9 mesi, un anno. Gli apparecchi sono tutti rotti? Mi sembra molto improbabile”.

A parlare, indignata è Silvia che ha scritto diverse mail all’azienda sanitaria ma anche all’assessore regionale Filippo Saltamartini: “Mi hanno messa in lista ma nessuno mi ha chiamata ad oggi. Ho anche chiesto la possibilità di avere un report sul numero delle prestazioni che vengono erogate nei nostri ospedali, sia privatamente che in regime di servizio sanitario nazionale, ma questa richiesta non è stata valutata e quindi non ha seguito nessuna risposta né positiva né negativa. Trovo piuttosto carente questo servizio sanitario regionale”.

La signora Silvia si è rivolta all'assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, oltre che all'Asl
La signora Silvia si è rivolta all'assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, oltre che all'Asl

“Buongiorno Silvia, la sua richiesta è stata presa in carico – la risposta del funzionario dell’Urp Ast Ancona, datata 23 settembre - e, compatibilmente con la priorità indicata nella ricetta medica, riceverà una telefonata dai nostri referenti delle liste d’attesa per fissare un appuntamento”. Ma nessuna chiamata è arrivata. L’assessore regionale Filippo Saltamartini fa sapere di aver risposto di suo pugno alla signora Silvia e di aver richiesto quei dati all’azienda sanitaria. A riprova, l’assessore rende nota la sua mail: “Gentile Signora, la sua prestazione deve essere garantita entro 120 giorni. Il Servizio sanitario regionale eroga milioni di prestazioni e naturalmente ci sono delle priorità nelle urgenze. Dopo i due anni di Covid la domanda è oltremodo aumentata. E il Servizio sanitario regionale è impegnato a garantire immediatamente le priorità U, B, D e pure le P come la sua. Lei è stata presa in carico dal sistema sanitario all’atto della sua prenotazione. Non è stata ignorata. Premesso questo, chiedo all’Ast di Ancona e all’Urp di valutare sempre la preoccupazione dei cittadini e di fornire sempre un alacre riscontro all’email che, come in questo caso, manifesta questa condizione. Nell’attesa che l’Ast di Ancona fornisca le risposte richieste invio cordiali saluti”. Segue il numero telefonico dell’assessore.

Se n’è parlato nei giorni scorsi nel corso dell’Assemblea regionale della Uil Marche all’auditorium Totti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. “Ci vogliono quasi 100 giorni per una mammografia – hanno rimarcato i sindacalisti -. Neurologia ed endocrinologia hanno quasi la metà delle visite urgenti erogate oltre i 10 giorni di attesa. Anche per questo nelle Marche i costi di mobilità passiva superano i 90 milioni di euro con un saldo negativo di 27,7 milioni di euro”.

La Uil propone un documento programmatico dove si chiede “un piano straordinario di assunzioni. Per fare ciò è necessario eliminare il tetto alla spesa per le assunzioni degli operatori sanitari, bloccato al 2004. Siamo convinti che l’abbattimento delle liste di attesa rappresenti, per tutta l’utenza, la priorità assoluta in materia di salute” concludono.