"L’infortunio, poi l’impegno come testimonial"

Castelfidardo, Andrea Lanari ha perso gli avambracci sul posto di lavoro: "Ora aiutiamo a capire i rischi".

"L’infortunio,  poi l’impegno  come testimonial"

"L’infortunio, poi l’impegno come testimonial"

C’è il volto di Andrea Lanari di Castelfidardo, invalido del lavoro e testimonial Anmil, Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, sui manifesti per promuovere la sicurezza. Da oggi al 13 maggio a Thiene in provincia di Vicenza si accendono i riflettori sulla prevenzione degli infortuni con l’emozionante scatto del fotoreporter Riccardo Venturi, pubblicato sul pannello 12 per 13 metri, che ha per protagonista appunto il fidardense per una straordinaria campagna di sensibilizzazione voluta da Progesto srl S.B., sostenuta dall’Anmil che ha scelto Andrea per questa campagna.

"Ho prestato la mia immagine a titolo gratuito per proseguire nella missione che porto avanti da alcuni anni per la diffusione della sicurezza sul lavoro assieme ai numerosi volontari dell’associazione che, da oltre 20 anni, si recano nelle aziende e nelle scuole per rafforzare la consapevolezza dell’importanza delle norme anti infortunistiche", racconta Lanari. Il 4 giugno 2012 la pressa si abbassò di colpo tranciandogli entrambi le mani e parte degli avambracci.

"Eravamo in tre, ci ha assalito il panico, e il primo pensiero è stato lasciarsi andare. Poi ho pensato alla mia famiglia. Al mio risveglio all’ospedale ho constatato che sarei rimasto menomato a vita. Come un angelo custode mi si è avvicinato un socio Anmil e mi ha parlato delle nuove protesi. Da lì si è aperto un mondo. Sono diventato vicepresidente regionale Anmil e porto la mia esperienza in giro cosicché le persone che ascoltano possano accendere la consapevolezza sul tema degli incidenti sul lavoro e domestici".

La mission della divulgazione dei testimoni-formatori va avanti: "Stiamo portando la nostra storia di infortunati in diverse realtà produttive per consapevolizzare le persone sull’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro. Mercoledì siamo stati alla Camera dei Deputati per un convegno sull’alternanza scuola-lavoro promosso dall’onorevole Walter Rizzetto dove abbiamo portato le nostre idee per migliorare il sistema. I testimonial sono stati invitati diverse volte nelle scuole per parlare di salute nei posti di lavoro e inizieremo a concentrarci, dopo le morti di quei poveri ragazzi nelle occasioni di alternanza appunto, a promuovere progetti inerenti la cultura della sicurezza anche nelle scuole. Li stiamo proponendo alla Regione Marche per cercare di creare un percorso ad hoc per divulgare l’importanza di questa buona prassi". Sia a livello regionale che nazionale i risultati sono buoni: "Crediamo sia fondamentale approcciare questo concetto fin dai banchi di scuola per creare le future generazioni di lavoratori e datori di lavoro sensibili al tema".

Silvia Santini