Ancona, 7 ottobre 2023 – "Le liste di attesa per prestazioni a 10 giorni come indicato nell’impegnativa con la lettera B, breve ad oggi vengono soddisfatte al 96 per cento dei casi? Quanto asserito dall’assessore regionale Filippo Saltamartini al Carlino potrebbe anche essere esatto dal punto di vista statistico, ma non corrisponde alla realtà sul campo". A parlare è un avvocato ed ex difensore civico jesino, Paolo Marcozzi, che nei giorni e settimane scorse ha tentato di prenotare delle visite con il sistema sanitario nazionale per la sua famiglia finendo in un caso fuori regione, nell’altro nel servizio a pagamento.
"A mia moglie, pensionata – riferisce Marcozzi – è stata prescritta una risonanza magnetica alla colonna lombo-sacrale per una lombosciatalgia acuta. La priorità in impegnativa era la B quindi da evadere in dieci giorni. Dopo due ore di tentativi al telefono del Cup regionale le hanno detto che al momento non c’erano disponibilità e che l’avrebbero contattata entro cinque giorni. Dopo due giorni l’hanno richiamata e, in mancanza di posti, le hanno consigliato di recarsi al Cup di zona. Nei giorni successivi, mia moglie si è dovuta recare due volte al Cup di Jesi, dove alla fine hanno constatato una disponibilità a San Benedetto del Tronto a oltre 100 chilometri dalla residenza ma a fine gennaio del prossimo anno, quindi quasi quattro mesi di attesa.
Alternativamente le hanno consigliano l’esame a pagamento oppure il ricorso a strutture convenzionate fuori regione, come da elenco che le hanno fornito. Tra cui Rimini dove mia moglie ha chiamato e trovato posto praticamente nei 10 giorni, il 16 ottobre, in una struttura convenzionata Clinica Sol & Salus, di Torrepedrera. Sempre oltre cento chilometri da fare a nostro carico ma almeno nei tempi richiesti dalla patologia. La visita a Rimini – aggiunge Paolo Marcozzi – è stata fissata alle 7,30 e dovremo svegliarci alle 5 e farci carico del viaggio. L’assessore Saltamartini dice che le Marche sono tra le migliori in quanto a presa in carico per le liste d’attesa, ciò non toglie che la Romagna mi fa aspettare due settimane, mentre la Regione Marche mi fa aspettare quattro mesi".
Ma non è tutto. "La stessa cosa è accaduta a mio figlio a giugno scorso per una colonscopia. L’esame era a seguito di ricovero ospedaliero ma la prenotazione, chissà perché, era stata demandata al paziente. Esame poi eseguito a Jesi a pagamento a 202 euro per indisponibilità di posti nelle strutture convenzionate. Comunque – conclude l’avvocato Marcozzi – visto che lo propone lo stesso assessore regionale, rendiamo pubblico il numero del cellulare di Filippo Saltamartini, così chiamiamo lui invece del Cup".