Palaveneto, adesso basta: è ora di cambiare. Parola del neo assessore al decoro urbano, Daniele Berardinelli. Dopo l’incendio (forse doloso) che ha interessato la grandissima e storica struttura di via Veneto, la giunta annuncia lavori entro l’autunno. "Il progetto del nuovo Palaveneto passerà in giunta prima delle ferie – spiega l’assessore – e il progetto definitivo subito dopo le ferie. L’idea – precisa Berardinelli – è quella di affidare i lavori all’impresa in autunno. La ditta è già stata individuata. Si prevede un campo da basket come quello di adesso, ma su un piano rialzato, dato che si farà anche una piccola quota di parcheggi per gli atleti. Per questo motivo, il campetto sorgerà ad un’altezza superiore rispetto a quello attuale". Il grazie va all’Unione Europea e ai fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. È con quei 6 milioni di euro – anzi, per la precisione 6milioni e 600mila – se il Palaveneto potrà (ri)vivere. "Sì, confermo – fanno dal Comune – quei fondi sono del Pnrr ma non sono tantissimi. Il vincolo importante è che il palazzetto dovrà essere completato entro il 2026. Noi, dal canto nostro – prosegue Berardinelli – abbiamo votato l’aggiornamento e la modifica del programma triennale delle opere pubbliche lo scorso 20 luglio, quindi tre giorni fa, e all’interno di questo documento si prevedeva pure uno spazio per il Palaveneto. Sicuramente, la parte sportiva rimane, bisognerà capire come riempirla: ad esempio, alcuni sport si sono trasferiti al PalaRossini (come la boxe, il judo, il sollevamento pesi), ma il PalaRossini è complesso da gestire. È necessario capire se le federazioni sportive che prima usavano il palazzetto di via Veneto lo vorranno ancora, come un tempo". Un tempo, lì, si allenava la Uisp col judo, ma anche i pugili di Ancona, nonché la pallamano e tanti altri sportivi di molte altre discipline. Un luogo vivo, un cuore pulsante della città, che poi è andato spegnendosi. Per Berardinelli, la colpa è da imputare al "project financing del 2006-2008". Un progetto forse "troppo ambizioso che cadde nel vuoto e fece perdere tempo".
Sul fronte vandali, l’assessore promette "nuove telecamere e una mappatura di quelle effettivamente funzionanti". Pare infatti che circa un mese fa, in corso Amendola, le forze dell’ordine sarebbero state costrette a ricorrere alla sorveglianza privata di un negozio per indagare su un furto, perché alcune delle spycam pubbliche sembra non fossero attive. Si pensa inoltre a "una copertura trasparente che consentirebbe di rimuovere facilmente i graffiti da muri, pavimentazione e monumenti".
Nicolò Moricci