PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

L’inaugurazione a Torrette. Una stanza nel nome di Lorenzo: "In aiuto dei bimbi cardiopatici"

Il ragazzo anconetano venne stroncato a 22 anni da una grave cardiopatia congenita complessa. Ora il nuovo spazio offrirà ai genitori che assistono i propri figli ricoverati un luogo adeguato.

Il ragazzo anconetano venne stroncato a 22 anni da una grave cardiopatia congenita complessa. Ora il nuovo spazio offrirà ai genitori che assistono i propri figli ricoverati un luogo adeguato.

Il ragazzo anconetano venne stroncato a 22 anni da una grave cardiopatia congenita complessa. Ora il nuovo spazio offrirà ai genitori che assistono i propri figli ricoverati un luogo adeguato.

"Se Lorenzo fosse stato presente oggi e avesse potuto vedere l’inaugurazione di questo spazio avrebbe sorriso tantissimo. Lui, nonostante la malattia che poi lo ha portato via, era un ragazzo pieno di vita". Gli attimi di silenzio, commosso, hanno seguito le parole di Luciana Tajariol, la madre di Lorenzo Bockholt, volontario dal 2018 al 2021 dell’associazione ‘Un battito d’ali’ che si occupa di bambini cardiopatici, stroncato a 22 anni da una grave cardiopatia congenita complessa. Ieri, proprio nel reparto di Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita dell’ospedale di Torrette, grazie alla all’associazione ‘Un Battito d’Ali, è stata inaugurata la ‘Stanza di Lorenzo’. Uno spazio che offrirà ai genitori che assistono i propri figli ricoverati in reparto un luogo adeguato per ricaricare le energie. All’evento, oltre al direttore sanitario dell’azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche, Claudio Martini, eran presenti i familiari di Lorenzo, l’artista Diego Santini che ha donato le opere per l’allestimento della stanza e l’associazione il ‘Sogno di Iaia’ che ha contribuito alla realizzazione della stanza.

Prima il taglio del nastro nella stanza che sarà di grande sostegno per i genitori e i familiari dei piccoli pazienti cardiopatici, poi il disvelamento della targa collegata con una frase di Peter Pan: ‘Solo chi sogna può volare’. "Ho conosciuto la storia di Lorenzo, una storia commovente – ha detto Claudio Martini, Ds di Torrette – e oggi viviamo una bella giornata per ricordare chi ha saputo tradurre sofferenza in un atto di generosità per tutta la comunità ospedaliera. Si realizza il sogno di Lorenzo, attivare una stanza che, mi dicono, essere di vitale importanza per la quotidianità delle famiglie che assistono i piccoli pazienti. Il ricordo di Lorenzo vive e vivrà nei prossimi anni. Come azienda ospedaliera confermiamo il rilancio di una nostra eccellenza come la Cardiochirurgia Pediatrica sotto il profilo clinico, ma grazie a iniziative come questa anche con l’accoglienza e l’umanità".

Perfetto esempio di servizio pubblico nella sanità. La regia dell’evento di ieri e di tante attività del passato ruotano attorno all’associazione ‘Un battito d’ali’: "Prima chi faceva assistenza al bambino dormiva in lettini da mare e sdraie, adesso grazie a Lorenzo possiamo dormire in comodi letti e ricaricare le energie dopo giornate faticose. Il progetto di Lorenzo non si è concentrato solo qui a Torrette, ma ha coinvolto anche la casa ‘Core Mio’ di don Giancarlo Sbarbati (chiesa del Cristo Divino Lavoratore di piazzale Camerino, ndr)" ha affermato la presidente Chiara Mormile.